rotate-mobile
Politica

«Niente polemiche inutili, non mentire e mettere Padova prima di ogni cosa»: il Giordani-pensiero in un opuscolo

Distribuito nelle case di tutti i padovani un opuscolo nel quale Sergio Giordani delinea i primi fondamentali impegni per i prossimi cinque anni articolati tra lo sviluppo, l'ambiente, i giovani, il sociale, la sicurezza, la scuola, la cultura, la sanità, il lavoro, il commercio, la ricerca, il tram, il turismo, lo sport e molto altro

Sergio Giordani, sindaco di Padova, ha avviato la distribuzione nelle case di tutti i padovani di un opuscolo nel quale delinea i primi fondamentali impegni per i prossimi cinque anni articolati tra lo sviluppo, l'ambiente, i giovani, il sociale, la sicurezza, la scuola, la cultura, la sanità, il lavoro, il commercio, la ricerca, il tram, il turismo, lo sport e molto altro. 

Cinque punti

Una parte determinante della pubblicazione è dedicata ad una sorta di “metodo”, che il sindaco Giordani mette prima di tutto. Sono cinque i punti che Giordani ha voluto evidenziare:

  1. Evitare le polemiche inutili, sono dannose e non portano a nulla. Niente liti, cattiverie e divisioni. Lavorare sempre per unire Padova con lealtà e rispetto reciproco tra tutti. La nostra città ha già pagato in anni passati lacerazioni distruttive. Oggi Padova è pacificata e dobbiamo continuare a guardare avanti con armonia e collaborazione. 
  2. Mettere Padova prima di ogni cosa. Prima Padova, sempre e ogni giorno. Pressioni politiche di vario genere, capi popolo e capi fazione, partigianerie e divisioni nazionali non contano e non passano. C’è solo Padova di cui prendersi cura insieme. 
  3. Non mentire a Padova. A partire dalla campagna elettorale e per tutti gli anni in cui sarò sindaco per me vale quello che è valso finora. Usare parole di verità e non trarre mai in inganno i miei concittadini. Amministrare è una cosa seria e non semplice. Dirò sempre e solo quello su cui sono certo di potermi assumere un impegno serio. Rincorrere il consenso ad ogni costo porta solo malanni. 
  4. Gli interessi e il bene di Padova non hanno colore politico. Non importa chi hai davanti e cosa vota. Dialogare lealmente con tutti a ogni livello è compito di un Sindaco che voglia fare il bene della sua comunità. In questi anni Padova ha ottenuto fondi per oltre un miliardo. Nei prossimi 5 anni mi impegno a portare a termine le opere, quelle grandi e quelle piccole, tutte e col massimo impegno, continuando a sostenere i miei concittadini, le giovani coppie, gli anziani, i nostri ragazzi, e i più fragili. Ricominciare da capo a ogni tornante è un brutto vizio della politica italiana che non risponde alle esigenze della gente e va contro il buon senso. 
  5. Usare il buon senso, restare un civico, tenere i piedi per terra. In questi anni da Sindaco sono rimasto me stesso, senza montarmi la testa e mantenendomi un moderato che lavora per Padova. Per le padovane e i padovani sono sempre Sergio, coi miei pregi, i miei modi e i miei difetti. Mi sta benissimo così e continueremo a darci del tu anche per i prossimi 5 anni. Se mi ridarete la vostra fiducia per me sarà un onore, e resterò me stesso. 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

«Niente polemiche inutili, non mentire e mettere Padova prima di ogni cosa»: il Giordani-pensiero in un opuscolo

PadovaOggi è in caricamento