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Lega al top tra i giovani, Pd ok solo tra gli over 65 e il boom-M5S: l’analisi del voto nel Veneto

Realizzata dall’Istituto Ixè per il gruppo editoriale CityNews, fornisce un quadro ancor più chiaro sull’esito delle elezioni politiche del 4 marzo

A bocce ferme e a mente fredda. Per capire meglio l’esito delle elezioni politiche: l’Istituto Ixè ha realizzato per il gruppo editoriale CityNews un’analisi dei flussi condotta a partire dalle 950 interviste realizzate negli ultimi due mesi sulle intenzioni di voto e riproporzionate sulla base dei risultati effettivi usciti dalle urne in Veneto. E il quadro, ora, è ancor più chiaro.

Elezioni Veneto 1-2

Tra sorprese e conferme

La prima tabella fornisce già indicazioni chiarissime sull’andamento, in quanto riporta i cambiamenti tra le elezioni politiche del 2013 e quelle del 2018. E per capirla a pieno basta portare l’esempio forse più lampante: “solo” il 53.4% di coloro i quali avevano votato il Partito Democratico cinque anni fa ha confermato la propria preferenza domenica 4 marzo, mentre tra chi ha scelto di abbandonare la “nave-Pd” la percentuale di chi ha scelto la Lega si attesta al 9.8%, di pochi decimi superiore a chi è passato al Movimento 5 Stelle. Il partito che ottiene il maggior numero di conferme è la Lega, con un netto 86.5%, seguito dal Movimento 5 Stelle con un altrettanto importante 66.9% a cui va abbinato l’8.3% di “transfughi” verso il partito di Matteo Salvini. Il quale (altro dato a dir poco significativo) ha “scippato” buona parte degli elettori di Forza Italia: la tabella recita infatti che il 38.5% di chi aveva votato l’allora Popolo della Libertà ha sì ridato fiducia a Silvio Berlusconi, ma che la percentuale di chi ha scelto di passare alla Lega è maggiore: 43.1%. Altalenante, infine, il dato di Fratelli d’Italia: 40.4% di conferme, ma i “traditori” preferiscono Forza Italia (22.5%) alla Lega (17.8%)

Elezioni Veneto 2-2

Genere, età, collocazione politica e… fede

Le altre quattro tabelle proposte dall’istituto Ixè, invece, servono a tracciare un profilo ancor più approfondito e preciso dell’elettore tipo nel Veneto. Partendo dalle differenze di genere: dai dati emerge che la percentuale di votanti uomini è maggiore rispetto a quella delle votanti donne per quanto riguarda Partito Democratico e Movimento 5 Stelle, mentre la proporzione è opposta quando si analizzano gli elettori di Lega e Forza Italia. Emblematico il dato del partito di Silvio Berlusconi, con le donne che doppiano gli uomini.

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A dir poco interessante, inoltre, la divisione per età: è boom per la Lega di Matteo Salvini nelle fasce 18-24 anni, 25-34 anni e soprattutto 55-64 anni, mentre il Movimento 5 stelle attecchisce in particolar modo tra gli elettori compresi tra i 35 e i 54 anni, “salvandosi” nella fascia 55-64 anni ma pagando dazio tanto in quella 18-24 anni che in quella riservata agli over 65. In cui il Partito Democratico la spunta di misura sulla Lega con un significativo 29.2%, medesima quota dell’elettorato tra i 18 e 24 anni. Ma la musica cambia nella fascia 25-34 anni: il partito di Matteo Renzi si piazza addirittura al sesto posto, battuto anche da Forza Italia e Fratelli d’Italia (con un ottimo 13.9%) nonché dall’insieme degli altri partiti minori.

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Sorprendenti, invece, i dati relativi al rapporto tra la collocazione politica degli intervistati e il voto espresso. Un esempio? Quasi il 2% di chi si dichiara di destra ha dato la propria preferenza al Partito Democratico. Ma è il caso del Movimento 5 Stelle il più eclatante: il 35.8% di chi ha votato per Di Maio e company dice infatti di essere di centro, ma ben il 33.8% si dichiara di sinistra. E per i restanti “orientamenti” c’è un sostanziale equilibrio: il 13.2% sarebbe di destra, mentre si passa al 12.8% sia per chi si ritiene di centrosinistra che di centrodestra. Il cosiddetto “voto di protesta” inizia quindi ad avere fondamento.

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Più curiosa, infine, la tabella che confronta il voto con la pratica cattolica: gli elettori di Partito Democratico e Forza Italia andrebbero maggiormente a messa almeno una volta a settimana, mentre chi ha scelto di dare la propria preferenza a Movimento 5 Stelle e Lega tende ad andare in chiesa saltuariamente o addirittura mai. Mistero della fede...

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