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Sposato: "Un referendum perché i padovani decidano dove fare il nuovo ospedale"

Il candidato "indipendente" alla poltrona di sindaco di Padova presenta la prima delle sue "21 azioni" per la città. Sui sondaggi diffusi nei giorni scorsi dai suoi competitors, Sergio Giordani e Massimo Bitonci: "A me risulta un livello di gradimento del 13,8% nei miei confronti"

Un referendum per far scegliere ai cittadini dove sorgerà il nuovo ospedale di Padova. È la proposta presentata lunedì da Luigi Sposato, candidato civico alla poltrona di primo cittadino della città del Santo.

NUOVO OSPEDALE. Il presidente di Eurointerim ha lanciato, così, la prima delle sue "21 azioni" per Padova, precisando: "Costruire nuovo su vecchio è impensabile, restano due alternative: Padova ovest e Padova est. Per me, l'una o l'altra sono indifferenti, basta che il polo sanitario venga fatto nuovo, rispettando 5 condizioni: che ci sia la copertura fiscale; che venga fatta una valutazione tecnica sull'impatto ambientale che tenga in considerazione anche l'aspetto della viabilità; che al suo interno trovi spazio un campus universitario; che vi sia la possibilità di far lavorare, al di sotto di una certa soglia, imprese locali, per rigenerare il nostro territorio; che venga offerto ai cittadini un servizio migliore rispetto a quello attuale".

SONDAGGI. Sposato, nel ribadire la propria indipendenza da partiti poitici, si è soffermato anche sugli esiti dei sondaggi elettorali diffusi nei giorni scorsi dagli avversari Sergio Giordani e Massimo Bitonci, secondo cui il patron di Eurointerim non arriverebbe a superare il 2%: "Sono dati che mi hanno molto sorpreso - ha commentato - ma la realtà è molto diversa. Il 27 febbraio ho ricevuto una serie di analisi da cui emergeva un livello di gradimento del 13,8% nei miei confronti". 

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