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Sergio Giordani sindaco di Padova, Lorenzoni vice:"Adesso inizia una storia nuova"

"A Padova si respira aria nuova. Grazie a tutte e tutti!", questo il messaggio lanciato dalla sede elettorale di Coalizione Civica al termine dello spoglio elettorale

Grande festa domenica notte nella sede elettorale di Coalizione Civica e il punto Giordani al termine dello spoglio del ballottaggio che ha decretato l'elezione a sindaco della città del Santo di Sergio Giordani.

CAMBIAMENTO. "Adesso inizia una storia nuova!", urlano a gran voce i sostenitori del professore. E ancora, "A Padova si respira aria nuova. Grazie a tutte e tutti!". Lo stesso pensiero accomuna i sostenitori del candidato sindaco di Pd e di parte del centrodestra: "A Padova si cambia. Finalmente!", "Padova Libera".

LORENZONI VICE. "I buoni vincono sempre in tutti i film", sono state le prime parole del neo sindaco. Giordani si dichiarato pronto sin da subito a rendere la città più bella e in merito alla squadra dichiara: "Mi metterò al lavoro con Arturo faremo la squadra in tutta tranquillità. Sarà il vicesindaco di Padova".

COSTRUIRE. "L'importante è che Padova possa tornare a lavore sul costruire i progetti", queste le prime parole di Arturo Lorenzoni, il leader di Coalizione Civica che dopo il primo turno si è apparentato con Giordani. "La mia vittoria la dedico a tutta la città di Padova".

RETTORE. "I cittadini di Padova hanno scelto il loro sindaco. Auguro a Sergio Giordani, che ho già avuto modo di sentire personalmente, un buon lavoro nella sua nuova veste di primo cittadino – afferma il Rettore dell’Università di Padova, Rosario Rizzuto –. Un impegno non certo facile, vista la complessità delle sfide proposte da una città delle dimensioni, della storia e delle qualità di Padova, ma  stimolante e ricco di gratificazione. Voglio ribadire quanto ho già avuto modo di dire nelle settimane precedenti le elezioni: Padova è una città straordinaria e questo non può che renderci ottimisti e positivi sul suo futuro". 

COLLABORAZIONE. "Da parte mia e di tutto l'Ateneo - spiega Rizzuto - ribadisco la volontà di collaborare proficuamente col nuovo sindaco per valorizzare al massimo Padova e le sue tante eccellenze. Vogliamo continuare a essere co-protagonisti nella costruzione del futuro della città, così come dimostrato - ad esempio - da progetti come la riqualificazione del Cus di via Corrado e della Caserma Piave e dal nostro contributo tecnico qualificato nel disegnare un nuovo ospedale di un livello alto quanto merita la città, i pazienti che lo utilizzeranno e la scuola di Medicina dell'Università di Padova. Non solo progetti: è ampio anche il nostro palinsesto culturale che offre momenti di riflessione, dialogo e approfondimento sui più diversi temi, sempre con lo spessore e il rigore scientifico che ci contraddistingue e che vede, fra gli altri spunti di quest’anno, la celebrazione con «Livius noster» dei duemila anni dalla morte di Tito Livio. Mi auguro quindi si stringa ancor di più il legame fra l'Ateneo e il suo territorio. Come Università abbiamo messo, e continueremo a farlo, a disposizione di Padova impegno, passione e competenze".

ASCOM. "Ovviamente siamo molto contenti - è il commento di Patrizio Bertin, presidente dell’Ascom, ieri notte ad Abano a seguire 'sul campo' lo spoglio delle schede per l’elezione del sindaco della città termale - perché le due città vengono oggi governate da persone competenti, trasparenti e motivate. A Padova la passata Amministrazione ha creduto opportuno puntare su cavalli che, alla lunga, hanno finito per risultare dannosi: si pensi solo alla proliferazione dei mercatini che hanno indispettito i commercianti. Lo stesso discorso - continua il presidente dell’Ascom - vale per Abano, dove la nostra opposizione al 'sistema Claudio' fa data da molto tempo e proprio nell’opposizione a pratiche che più volte abbiamo stigmatizzato (si pensi solo alla nostra battaglia contro il centro commerciale sfociata anche in una partecipazione 'rumorosa' al consiglio comunale che si apprestava ad approvarlo), ha trovato forza e consenso per pensare ad un futuro diverso. Per quanto ci riguarda - conclude - noi confermiamo la nostra piena disponibilità a collaborare per offrire sia a Padova che ad Abano occasioni di crescita. Commercio e turismo erano, sono e devono essere i presupposti sui quali fondare quell’idea di innovativo che nel progetto della Camera di Commercio 'Padova 4.0' ha i semi per far germogliare un futuro ricco di prospettive".

CONFARTIGIANATO. “Padova ha tutti i numeri e le caratteristiche per essere ancora protagonista dello sviluppo del Nordest, città europea e luogo di imprenditorialità diffusa – continua Boschetto. Sanità, turismo, formazione e nuova manifattura sono le quattro direttrici che dobbiamo imboccare per rigenerare la crescita economica”. Nella provincia di Padova sono operative oltre ventiseimila piccole imprese artigiane, di cui quasi quattromila nel Comune capoluogo. Sono tante le questioni che l’associazione pone sul tavolo: dalla rigenerazione urbana alla mobilità, dalla gestione di temi centrali come la fiera e il nuovo ospedale alla soft city. Al primo posto però Confartigianato pone la necessità di fare sistema: “La nostra città ha visto negli anni troppa conflittualità – spiega Boschetto. Penso sia fondamentale rimettere in piedi una strategia di collaborazione tra istituzioni, in modo che tutti possano mettere a disposizione le proprie energie migliori. Sergio Giordani viene dal mondo dell’impresa e siamo certi che mostrerà la sua sensibilità verso le priorità del mondo economico padovano in un’ottica di crescita dell’intero tessuto produttivo”.

APPE. "Sicuramente a Lei e alla Sua squadra non mancano le qualità e l’esperienza necessarie per guidare un Comune tanto difficile come Padova, nel quale devono convivere diverse “anime”, ma che prima di tutto chiede stabilità, una seria programmazione e maggiore appeal nei settori del commercio e del turismo, rappresentati dall’APPE. Questo l’incipit della missiva che Erminio Alajmo, presidente dell’Associazione Provinciale Pubblici Esercizi di Padova, ha indirizzato questa mattina a Sergio Giordani per l’affermazione elettorale. Da parte nostra garantiamo fin d’ora il massimo sostegno nelle iniziative che possano coinvolgere le attività nostre associate, nell’ottica della fattiva collaborazione che cercheremo di assicurare sempre. Non appena si sarà insediata la nuova Giunta di governo municipale, Le chiederemo un incontro, alla presenza dell’Assessore al Commercio – pubblici esercizi, per evidenziare le proposte e richieste della nostra categoria".


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PADOVA. Nella città del Santo la sfida era tra il candidato del centrodestra Massimo Bitonci e Sergio Giordani, candidato del centrosinistra che dopo il primo turno elettorale si è apparentato con Arturo Lorenzoni, candidato di Coalizione Civica, che al primo turno aveva ottenuto il 22,80% dei consensi. Con Bitonci anche Luigi Sposato che l'11 giugno scorso aveva raccolto l'1,56% delle preferenze.

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