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Giordani, se diventerà sindaco di Padova promette il ritorno della Fiera delle Parole

Il presidente dell'Interporto, candidatosi unendo liste civiche e Pd, si è incontrato con Bruna Coscia, curatrice della rassegna cancellata da Bitonci che la riteneva troppo di sinistra

Sergio Giordani, l'imprenditore ex presidente anche del Calcio Padova, attualmente presidente dimissionario dell'Interporto e sceso in campo come candidato sindaco per Padova con il modello Sala-Milano, ovvero unendo liste civiche e Pd, tra le sue prime battaglie sceglie di promettere, in caso di vittoria alle urne, il ritorno della Fiera delle Parole, cancellata dal suo predecessore e sfidante in lizza per la poltrona di primo cittadino, Massimo Bitonci, che riteneva la rassegna letteraria troppo schierata a sinistra e dispendiosa e che aveva sostituito con la contro-rassegna "Babele a Nordest", diretta da Vittorio Sgarbi.

GIÀ DA SETTEMBRE. Una kermesse invece di successo per Giordani, che ha deciso di incontrare la sua curatrice, Bruna Coscia, per chiarirle l'intenzione di riallacciare i legami bruscamente interrotti da Bitonci per riproporre, magari già dal prossimo settembre, il format della Fiera delle Parole a Padova. "La cultura è libera e non ha colori - ha dichiarato Giordani - perché è nel dna di Padova e non spetta certo ai partiti decidere cosa va bene e cosa no a ogni cambio di giunta a Palazzo Moroni. Ciò che va bene si tiene, semmai si migliora, punto. Saremmo matti a fare diversamente, perché si fa quello che è bene per i padovani, non quello che è gradito a chi governa temporaneamente". "Ho trovato in Giordani una persona positiva e che sa ascoltare - ha commentato la Coscia - Non c'è dubbio che se si creeranno le condizioni della svolta, ci farà piacere tornare, con più entusiasmo di prima".

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