Presentata da Nuova Montegrotto la lista dei futuri assessori che in caso di vittoria alle elezioni amministrative del 5 giugno affiancheranno Mortandello nell'amministrazione: la giunta esprime il solido patto di collaborazione tra il candidato sindaco ed i referenti che hanno fin qui animato il percorso della "supercivica".

"Lo consideriamo un atto di estrema trasparenza nei confronti dei cittadini" - spiega Riccardo Mortandello - "che possono così conoscere tutta la squadra a cui sarà affidata l'amministrazione della città. Se sarò eletto io non sarò un uomo solo al comando, ma porterò nella gestione del Comune la massima trasparenza, lo stile collaborativo e partecipativo che stiamo già sperimentando in Nuova Montegrotto con la squadra dei possibili assessori".

Nella rosa dei nomi proposti si trovano i principali promotori delle iniziative civiche all'origine della formazione definita appunto "la super civica" di Nuova Montegrotto: Martina Turlon, Luca Fanton, Paolo Carniello, Elisabetta Roetta e Massimiliano Zaramella.
"L'idea è stata quella di fondere in un'abbinata indissolubile giunta-sindaco tutte le componenti della nostra civica." - racconta Mortandello - "Per questo avrò al mio fianco chi si è distinto come leader dei diversi gruppi di cittadini che hanno dato vita a Nuova Montegrotto e che hanno dimostrato la disponibilità e la competenza adeguata a svolgere il ruolo di amministratore. Una scelta di continuità con la nostra storia: continuare con le persone che l'hanno iniziata e che poi hanno voluto diventasse una sola, unica storia."

Con questa mossa Nuova Montegrotto punta inoltre a valorizzare il ruolo del consiglio comunale che avrà numericamente una maggiore indipendenza dalla giunta, enfatizzando così il proprio compito di indirizzo politico ed amministrativo. "Puntiamo ad un consiglio comunale vivo - prosegue Mortandello - che esprima una dialettica costruttiva con la giunta, con consiglieri attivi ai quali il sindaco possa affidare deleghe importanti. Con la scelta degli assessori esterni, vogliamo applicare all'amministrazione una buona prassi di gestione aziendale, dove c'è un direttore generale (il sindaco) con la sua squadra di manager affidati e competenti (gli assessori), tutti però alle dirette dipendenze del consiglio di amministrazione sovrano (il consiglio comunale)."

INFORMAZIONI

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