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Elezioni Politiche 2013

Capua, capolista per Monti in Veneto: "In politica per la ricerca"

L'affermata virologa, padovana per adozione, candidata alla Camera per "Scelta civica", interviene dopo l'ufficializzazione della sua corsa nella lista del premier uscente. Rivela che avrebbe corso anche per Renzi, se candidato premier del Pd

"È come se fosse stata una chiamata alle armi per un Paese che ha tanto bisogno, soprattutto per la ricerca". Così Ilaria Capua, l'affermata virologa di fama internazionale, direttrice del dipartimento di Scienze biomediche dell'Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie con sede a Legnaro, interviene dopo l'ufficializzazione della sua candidatura in qualità di capolista alla Camera nella circoscrizione Veneto 1 nella lista di Mario Monti "Scelta Civica".

LISTA MONTI: TUTTI I CANDIDATI DELLA CIRCOSCRIZIONE VENETO 1 ALLA CAMERA

IN POLITICA PER LA RICERCA. Un "periodo sabbatico", precisa, in favore della ricerca che è "la cenerentola di questo Paese". "Ci lamentiamo - ha osservato - che la politica è un brutto affare e mi sorprendo quando una persona corretta, come ritengo di essere, si propone per il bene di questo Paese. Vorrei evitare - ha aggiunto - che si continuino a fare errori come quello della Torre della ricerca di Padova che è rimasta ferma per due anni". La scienziata ha infine sottolineato che "il Veneto non la perderà ma anzi guadagnerà una paladina della ricerca e lascio un gruppo competitivo e di eccellenza, persone bravissime che sono arrivate a certi livelli e che ora vanno in giro per il mondo a parlare con professionalità".

ANCHE PER RENZI. Oltre il premier uscente Mario Monti, la ricercatrice non avrebbe accettato la richiesta di candidarsi con nessun altro politico italiano ad eccezione di Matteo Renzi, se avesse però vinto le primarie del Pd: "perché significava il cambiamento, una rottura con il passato. Visto il panorama politico attuale, non vedo altro, nemmeno Grillo o altri esponenti". Capua ha poi ricordato la telefonata ricevuta il 6 gennaio dal premier che "ha toccato alcune corde tra cui il mio senso di responsabilità. Mi ha detto 'chi meglio di lei puo' dar suggerimenti su progetti per innovazione e ricerche e può darci quindi una mano ad individuare i percorsi necessari per rendere la ricerca italiana competitivà. Ho accettato ad una condizione: 'se lei ha bisogno di una persona che spinga solo i bottoni in Parlamento non fa per me, se invece intende identificare i percorsi ed avere un ruolo operativo sono con lei e ce la mettero' tutta. Ma non ho tempo da perdere. Sono sempre in tempo a fare un passo indietrò".

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