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Continuano le epurazioni in Fratelli d'Italia: a farne le spese è Daniele Granzon

«È con rammarico e stupore che ho appreso della mia defenestrazione da presidente di circolo di Vo’, maturata peraltro virtualmente e senza le adeguate e legittime spiegazioni»

«È con rammarico e stupore che ho appreso della mia defenestrazione da presidente di circolo di Vo’, maturata peraltro virtualmente e senza le adeguate e legittime spiegazioni»: inizia con queste parole la lettera aperta di Daniele Granzon, che i vertici padovani di Fratelli d'Italia hanno epurato.

Daniele Granzon

Prosegue Granzon: «Mi sento beffato da questa scelta che delegittima la base in un momento di crescita importante a livello nazionale. Con altri presidenti di circolo ed amministratori che avevano avuto lo stesso trattamento abbiamo convenuto allora di riunire le forze assieme alla nuova associazione La via dei Conservatori europei guidata da Rocco Bordin dove ho potuto esprimere le mie riflessioni politiche in questo particolare momento per Fratelli d’Italia a Padova. Localmente da quello che apprendo FDI avrebbe individuato il mio sostituito tra le file della vecchia politica che a memoria non ricordo sia stata stato prodigo di attenzioni nei nostri confronti, tantomeno durante le ultime regionali dove ha pubblicizzato diversi candidati di area centrista stando con un piede su due scarpe. Non si contano le telefonate invane per capire il motivo e la metodologia che sta alla base di questa epurazione, a conclusione di questa telenovela i messaggi del coordinatore sono chiari, il circolo secondo lei non esiste anche se documenti alla mano il sottoscritto ha versato al partito le quote ed i tesseramenti nonché ha ricevuto la ratifica del circolo direttamente dall’onorevole Ciro Maschio. Credo che il partito non sia un autobus da prendere solo in un momento in cui salgono in tanti, più per convenienza che per convinzione comunque non è un sepolcro chiuso ma è aperto al contributo nobile di chi crede nella politica dei valori e delle idee contro quella politica che cambia casacche e bandiere per interessi personali. Traccio già da ora la rotta politica che sarà quella di consolidare e rafforzare i legami con l’amministrazione comunale guidata dal dottor Giuliano Martini, il quale ha sempre dimostrato forte impegno per il paese e rispetto politico. Siamo perciò in una fase di stallo che fa presagire che non siamo sulla buona strada e che i problemi almeno per il momento non si sono voluti risolvere. In politica non esistono questioni personali e tanto meno retropensieri però in una comunità politica di destra deve regnare la chiarezza ed il rispetto della gerarchia e la coerenza fra il dire e l’agire. Ringrazio coloro i quali nel partito mi hanno manifestato la loro solidarietà probabilmente anche in virtù di un disagio generale nel partito dove gli spazi reali di discussione sono limitati e la struttura organizzativa provinciale deve ancora strutturarsi e lavorare in sinergia con gli eletti negli enti locali. È il momento giusto per organizzarsi nei territori portando la voce impetuosa di Giorgia Meloni in tutti i comuni e non creando discordia, risentimenti, divisioni ed epurazioni di militanti storici ed attivi che hanno costruito il movimento in questi anni. Già da settembre organizzerò degli eventi di dibattito politico nel paese per testimoniare con forza la nostra presenza politica che si è sempre caratterizzata per contenuti e progetti concreti per i cittadini. Da parte mia nessun astio nei confronti del coordinatore Gardini, credo che però si debba recuperare progressivamente un livello di discussione interna, un confronto anche su posizioni politiche alternative e si debba valorizzare meritocraticamente la classe dirigente esistente che ha fatto crescere Fratelli d’Italia nel Padovano». 

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