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Ex C&C di Pernumia, finalmente la bonifica. Marcato: «Pene dure per i "lazzaroni" che inquinano»

Per smaltire le 40mila tonnellate di rifiuti pericolosi ci vorranno due anni e 1500 viaggi di camion che porteranno il materiale in discariche italiane autorizzate. Marcato: «Chi ha provocato tutto questo non ha pagato a sufficienza. Pene certe e dure per reati ambientali»

Mercoledì 16 giugno 2021, alle ore 10.00, presso il sito dell’ex-stabilimento della C&C a Pernumia in via Granze di fronte all’ingresso del cimitero di Battaglia Terme, l’Assessore allo sviluppo economico ed energia Roberto Marcato ha effettuato un sopralluogo tecnico in occasione dell’avvio dei lavori di rimozione dei rifiuti. E' infatti partito il primo camion di rifiuti pericolosi che saranno smaltiti in discariche italiane, come quella di San Martino Buonalbergo in provincia di Verona dove sono indirizzati i primi carichi. Ma non sarà la sola, come  spiega Stefano Sanavia di Obiettivo Ambiente, l'azienda padovana che si occupa della sicurezza durante le operazioni di carico e scarico. «Indossiamo maschere apposite per evitare di respirare i vapori che si possono generare durante i lavori. Ci vorranno un paio di anni per finire il lavoro perché non tutte le discariche sono autorizzate per questo tipo di lavoro». Sono previsti 1500 viaggi di automezzi, in un periodo di circa due anni. 

Nell’occasione l’Assessore insieme ai tecnici della Regione del Veneto e della società incaricata Veneto Acque ha spiegato alla stampa i prossimi passi del piano di smaltimento di rifiuti pericolosi per il quale la Regione del Veneto ha messo a disposizione 12 milioni di euro nell’ambito dei finanziamenti della Legge Speciale per Venezia. Marcato, con i suoi modi sempre diretti, ha spiegato il suo punto di vista sul tema delle bonifiche, al di là della soddisfazione di aver trovato finalmente una soluzione per problema che si trascina da decenni. «Oggi è una giornata di festa perché finalmente partono i camion con i rifiuti, più di 40mila tonnellate. Un atto doveroso». L'assessore regionale Roberto Marcato spiega dove sono stati recuperati i milioni necessari per questo lavoro: «Questi sono i fondi che siamo riusciti a recuperare, i 12,2 milioni di euro che servono per questa operazione, sono tutti a carico della collettività. Sono i fondi che abbiamo recuperato dalla legge speciale per Venezia che riguardo anche tutto il bacino scolante, quindi siamo riusciti a recuperare i fondi per portare a termine questa operazione straordinaria». 

Sulla vertenza reati ambientali e conseguente inquinamento e quindi rischio per la salute, l'assessore regionale Roberto Marcato ci va giù durissimo: «Chi ha provocato tutto questo non ha pagato a sufficienza. Iniziare a far pagare davvero pene forti a chi compie questi scempi è necessario. Non possiamo sopportare che un lazzarone che riempie di rifiuti un capannone non si faccia trent'anni di galera», sintetizza Marcato. «Se ci fosse una legge più dura per quanto riguarda i reati ambientali e una burocrazia più snella per attivare le bonifiche, credo che la questione cambierebbe». 

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