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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica Albignasego

Famiglia sotto sfratto, la protesta di Federcontribuenti

Una coppia con una figlia disabile, lui ha perso il lavoro e la pandemia ha aggravato le loro difficoltà. Il 18 di agosto saranno sfrattati dall’appartamento di Albignasego assegnatogli dal Comune che però smentisce

Il presidente nazionale di Federcontribuenti, Marco Paccagnella, ha indetto una conferenza stampa nella mattinata di giovedì 29 ad Albignasegno in via San Tommaso nel parcheggio adiacente al campo sportivo, per denunciare la situazione in cui si trova una famiglia che è stata posta sotto sfratto. Presente anche il protagonista, suo malgrado, Luca Casagrande, che chiede aiuto per avere una casa popolare. Con la moglie hanno una figlia disabile, lui ha perso il lavoro e la pandemia ha aggravato le loro difficoltà. Il 18 di agosto saranno sfrattati dall’appartamento ad Albignasego che gli era stato assegnato dal Comune, dopo quattro di anni di emergenza abitativa infatti, l'alloggio deve essere riconsegnato. «Voglio solo un tetto sicuro per la mia famiglia, per mia figlia». 

«E’ insensato - sottolinea il segretario di Federcontribuenti, Marco Paccagnella - pensare di buttare per strada famiglie come questa di Albignasego senza considerare che non avrebbero un altro posto dove andare. Se non fermiamo subito questa emorragia ne avremo centinaia per strada, di famiglie, di qui a breve. Bisogna quindi ripensare, proprio alla luce di quanto accaduto, contratti e modalità di assegnazione delle case popolari. Proprio per questo motivo saremo ad Albignasego assieme alla famiglia che rischia di finire per strada. Noi come Federcontribuenti stiamo riscontrando questo tipo di situazioni in tutta Italia, faremo di tutto per impedire che queste famiglie si ritrovino senza una casa dove stare». 

«Come Federcontribuenti - sottolinea Paccagnella - stiamo monitorando situazioni come queste. Chi già era in difficoltà con la pandemia ha avuto il colpo di grazia, se già prima era difficile trovare lavoro, figuriamoci in questi ultimi due anni. Non si può ragionare con le regole precedenti al Covid, oggi tutto è cambiato. Se poteva avere una logica limitare a quattro anni questo tipo di contratto abitativo, il Covid impone nuove riflessioni e un tipo diverso di azioni, quindi anche nuove regole per l’assegnazione. L’accesso alle case popolari, che siano del comune o dell’Ater o di qualsiasi altro ente, deve essere davvero agevolato. Quello che chiediamo è un vero cambio di marcia delle politiche verso i più deboli. La pandemia non può essere una scusa dietro la quale nascondersi ma una leva per veri cambiamenti per i quali però ci vuole coraggio». Infine due ultime rilfessioni: «Sono molto preoccupato a fronte di casi come questi, perché situazioni come quella di questa famiglia possono portare a depressione, disperazione e concludersi tragicamente. Invece bisogna agire prima. Inoltre bisogna smetterla con le campagne populiste che contrappongono poveri con altri poveri, solo perché magari vengono da più lontano. Bisogna cominciare a occuparsi seriamente di queste questioni. Noi faremo di tutto per farlo presente». 

La replica del Comune

In serata in Comune ha segnalato, attraverso le parole dell'assessore Rampazzo, che il Comune si avvarrà su Federcontribuenti perché, a loro avviso, "la denuncia di Federcontribuenti si basa su notizie infondate" e assicurano che non c'è nessuna intenzione di sfrattare la famiglia. 

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