Riina jr a Padova? Cagnin (Lega) in Senato: “Pronti a scendere in piazza”
Il senatore ha riferito al ministro della Giustizia Palma le preoccupazioni del Carroccio circa l'ipotesi che il figlio di Totò Riina si trasferisca in città dopo la scarcerazione prevista per domenica per lavorare in una onlus
Pronti a scendere in piazza "con le nostre fiaccolate, a difendere il nostro territorio, il nostro Paese, la nostra gente. Sui mafiosi sulle nostre terre abbiamo già dato troppo".
L'INTERVENTO. Così ieri il senatore padovano della Lega Luciano Cagnin nell'aula del Senato in un appello al ministro della Giustizia Nitto Palma, presente ieri al dibattito sulle carceri, per sollecitare un intervento presso gli uffici competenti della magistratura.
SALVUCCIO A PADOVA. Motivo di tanto ardore la possibilità che, nei prossimi giorni, Salvuccio Riina, il terzogenito del boss dei boss della mafia Totò Riina, si stabilisca a Padova per lavorare in una onlus indicata dal provvedimento del giudice di sorveglianza di Pavia.
"MAI PENTITO". Dopo aver scontato una condanna a 8 anni e 10 mesi per associazione mafiosa, il 34enne Salvuccio dovrebbe essere rilasciato dal supercarcere di Voghera proprio domenica. "Non si è mai pentito – ha continuato, con piglio combattivo, il senatore padovano - né tanto meno ha mai rinnegato le sue origini, la sua attività mafiosa all'interno dell'organizzazione del padre, incontrastato numero uno".
PADOVANI IN APPRENSIONE. "La notizia che Salvuccio Riina intende stabilirsi a Padova – ha concluso Cagnin - sta mettendo in apprensione tutti noi padovani, tutti noi veneti. Tutti quei mafiosi che abbiamo ricevuto in passato con il tanto triste provvedimento del soggiorno obbligato: quei mafiosi che hanno poi fatto scuola ai nostri criminali come Felice Maniero".
