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Forza Nuova resiste e sabato si presenta davanti alla Prefettura con il leader Roberto Fiore

Dopo l'apertura della sede a Padova, il segretario nazionale arriva in città per rispondere alle polemiche e alle richieste di interrogazioni parlamentari

Sabato 20 maggio alle 11 il leader di Forza Nuova Roberto Fiore sarà a Padova per incontrare la stampa e rispondere alle polemiche sorte dopo l'inaugurazione della sede all'Arcella. L’appuntamento è in piazza Antenore alle 10:30, sotto la sede della Provincia e della Prefettura: «Per ribadire con questa iniziativa la presenza ininterrotta del movimento nelle piazze, nelle città e nella politica italiana lontana, però, da logiche di sistema - evidenziano i neofascisti - .Forza Nuova anche negli ultimi mesi, infatti, si è spesa in numerose battaglie sociali in difesa della vita e della famiglia, contro l’invio di armi in Ucraina ma anche per combattere la battaglia no green pass e no dittatura sanitaria ed ecologica. Lo stesso leader Roberto Fiore è stato trattenuto in carcere quasi un anno a seguito di una manifestazione per le libertà a Roma»

Il direttivo

«A seguito – spiega il direttivo veneto del movimento - della grande protesta del 9 ottobre 2021 contro il Green Pass e il ricatto vaccinale, tutto il panorama politico italiano ha chiesto lo scioglimento di Forza Nuova, rea di essere stata alla testa della protesta. L’unico movimento, per altro, che da anni si batte con forza, coerenza e determinazione contro il sistema e le imposizioni globaliste delle lobby. Le macchinazioni del sistema avvenute alla sede della CGIL hanno fatto sì che i leader del movimento venissero incarcerati e che la protesta potesse essere demonizzata. Ma il processo in corso – chiudono - sta smascherando queste macchinazioni e renderà giustizia a uomini, tra cui il nostro segretario nazionale Roberto Fiore, che hanno dato la vita, finendo in carcere, per difendere la verità».

Padova

La scelta di Padova non è casuale, viste le parole spese da Alessandro Zan, parlamentare dem padovano, che, in occasione dell’apertura della sede cittadina del movimento (con tanto di quadri di Benito Mussolini), ha annunciato un’interrogazione parlamentare al ministro dell’Interno Piantedosi. Il giorno dell'apertura delle sede all'Arcella, si è svolto anche un presidio antifascista organizzato da Anpi a cui hanno partecipato circa 400 persone: «Ancora una volta – continuano dal direttivo veneto –  i fatti di questi personaggi smentiscono le loro stesse parole: i diritti che sbandierano vanno bene solo per chi vogliono loro, possibilmente se parte di lobby collaudate. Forza Nuova, invece, più viva che mai, rilancia, si prende il suo posto nelle piazze a fianco del suo segretario nazionale e del popolo e chiede con fermezza che le scelte scellerate perpetrate dai rappresentanti delle istituzioni e della politica di sistema in questi mesi di Covid e Green Pass forzato trovino giustizia nelle aule di tribunale. Soprattutto in una Regione, come quella veneta, ultimamente baluardo di disvalori e di scempi sociali: vedi l’apertura al suicidio assistito fino alle cliniche gender. Spiace –chiudono - per questi avversari politici che si sono fatti e continueranno a farsi la bile nel vedere che ci siamo sempre stati e sempre ci saremo, più uniti e forti di prima».

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