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Fusione AcegasAps-Hera: consiglio comunale infuocato ma è "sì"

La maggioranza di palazzo Moroni (Pd, Idv e Sel) infine ha approvato il progetto di fusione per incorporazione della multiutility triestino-padovana con quella emiliana. Contestazioni e petardi dei no global, cariche della polizia

Con 23 voti favorevoli e 15 contrari, ieri, ormai a tarda notte, il consiglio comunale di Padova ha licenziato il suo via libera al progetto di fusione per incorporazione della multiutility padovano-triestina AcegasAps con l'emiliana Hera. "Una grande occasione per la nostra città. Una grande azienda pubblica dei servizi", ha twittato stanotte a caldo il sindaco del Pd Flavio Zanonato, che ha incassato anche il sì condizionato di Idv e Sel, che hanno ottenuto la riduzione del nuovo cda e dei tetti ai compensi dei manager. Tra la maggioranza, l'unico no è di Rifondazione, per una volta vicina alle posizioni di Pdl e Lega.

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LE CONTESTAZIONI. Una lunga maratona, quella di ieri a palazzo Moroni, che infine ha portato al via libera allo sposalizio con Hera per la gestione dei servizi padovani di acqua, gas, asporto e smaltimento rifiuti. Un municipio blindato dalla polizia alle prese con gli animi irrequieti dei no global fuori dai cancelli. Lancio di petardi da parte di questi ultimi e, in risposta, una mini-carica degli agenti, di cui un paio rimasti lievemente feriti. Attimi concitati anche all'interno del palazzo, con le contestazioni in aula consiliare dei Comitati per l'acqua pubblica e dei grillini che hanno costretto a sospendere la seduta per qualche minuto. 

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