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Galan a Padova firma 12 quesiti dei Radicali, Pdl ne approva solo 6

Nonostante le indicazioni del partito, che appoggia solo i quesiti sulla giustizia, l'ex governatore del Veneto va controcorrente con l'adesione, ufficializzata martedì a Padova, a tutti i punti del referendum

L'ex governatore del Veneto Giancarlo Galan si è recato martedì mattina all'anagrafe centrale di Padova - sua città natale - per firmare i quesiti referendari posti dai Radicali. "Io li firmo tutti e dodici i quesiti, so che il mio partito ha raccomandato il Pdl di firmarne solo sei, quelli sulla giustizia, ma io sono d'accordo per tutti. Anche perché il referendum è uno strumento per davvero di partecipazione rapido e immediato, anche se non sempre ascoltato - ha detto Galan - Purtroppo i radicali hanno ragione - ha poi aggiunto - sul fatto che c'è stata poca informazione".

LA GIUSTIZIA. Per quanto riguarda i quesiti posti dai Radicali in tema di giustizia, due chiedono la responsabilità civile per i magistrati, uno il rientro nelle proprie funzioni dei magistrati fuori ruolo, il quarto è contro l'abuso della custodia cautelare, il quinto per l'abolizione dell'ergastolo, e l'ultimo per la separazione delle carriere dei magistrati.

GLI ALTRI QUESITI. Gli altri argomenti posti al centro del referendum riguardano la libertà di scelta nella destinazione dell'otto per mille, l'abrogazione delle norme che, in materia di immigrazione, ostacolano il lavoro e il soggiorno regolare, l'abolizione finanziamento pubblico partiti, l'eliminazione dei tre anni di separazione obbligatoria prima di ottenere il divorzio e infine l'abolizione della pena carceraria per fatti di lieve entità della normativa sugli stupefacenti.

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