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Gare appalti pubblici: c'è la centrale unica di committenza provinciale

Dal 1° aprile i Comuni con meno di 5mila abitanti non possono emettere alcun bando se non attraverso una centrale di committenza unica o in unione tra Comuni. Sono una 20ina le amministrazioni della provincia che hanno già aderito alla proposta della Provincia con Anci veneto

Gare di appalto, si cambia. Per i Comuni con meno di 5mila abitanti, dallo scorso 1° di aprile, nell’ambito delle misure “Salva Italia” decise dal governo Monti, è stato introdotto l'obbligo di affidare la gestione dell’acquisizione di lavori, servizi e forniture a una centrale di committenza unica o in unione tra Comuni.

IL SERVIZIO DELLA PROVINCIA. I tempi sono quindi già scaduti, e i piccoli Comuni che non si sono ancora messi al passo con la novità normativa risultano di fatto "bloccati" in quanto non possono emettere alcun nuovo bando. La Provincia di Padova, per offrire un sostegno alle amministrazioni locali, ha costituito, in collaborazione con Anci Veneto, una "centrale unica di committenza provinciale". Il servizio sarà garantito con personale interno. La Provincia potrebbe assicurare la disponibilità ad occuparsi di tutte le gare che saranno indette nel territorio, lasciando la gestione finale alle amministrazioni comunali. Sono una 20ina i Comuni del padovano che hanno già manifestato l'interesse ad aderirvi.

PROFESSIONALITÀ ADEGUATE. “Cerchiamo di dare una mano soprattutto ai piccoli Comuni – ha detto la presidente della Provincia Barbara Degani - quelli che magari non hanno a disposizione professionalità adeguate per indire le gare. Si tratta di una materia molto complessa e delicata. Siamo la prima amministrazione provinciale ad offrire la disponibilità a sostegno delle amministrazioni comunali. Non abbiamo nessun interesse a ricavare un profitto, come Provincia cerchiamo soltanto di offrire un servizio che possa essere utile a tutti”.

RISORSE QUALIFICATE. “L’iniziativa è di grande interesse - ha aggiunto il presidente di Anci Veneto Giorgio Dal Negro - in quanto vengono messe a disposizione risorse molto qualificate alle quali le amministrazioni comunali possono finalmente attingere. Nell’attuale complessità del quadro normativo, sia a livello europeo che nazionale, la disponibilità della Provincia è davvero fondamentale, soprattutto per i piccoli Comuni”.

 

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