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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Giordani: «Ha fatto bene Zaia a seguire l'esempio di Padova»

«Durante il fine settimana saremo in campo con la nostra Polizia Locale, di cui abbiamo triplicato le unità in strada, per far rispettare l’ordinanza della Regione e tutte le altre norme Governative»

«Mi fa piacere che una misura contro gli assembramenti da me decisa con un’ordinanza diverse settimane fa sia stata raccolta dal Presidente della Regione che ha vietato in tutto il territorio del Veneto ciò che a Padova avevamo già introdotto, ovvero il divieto di bere bevande in ogni area pubblica della città». Con queste parole il Sindaco di Padova Sergio Giordani ha commentato la nuova ordinanza restrittiva firmata oggi dal presidente della Regione, Luca Zaia.

Ministero dell'Interno

Secondo i dati resi pubblici dal Ministero dell'Interno, dal tre maggio 2020, giorno di fine della fase uno, al 10 novembre scorso, a Padova sono state controllate 132.183 persone. 434 sono quelle denunciate per violazione del Dpcm anti-covid, in tre sono stati denunciati per aver fornito false attestazioni, 9 i sanzionati per essersi allontanati a casa mentre erano sottoposti a quarantena. I locali controllati per il rispetto delle prescrizioni anti-covid sono 20.604, 45 i titolari sanzionati, 10 i negozi chiusi in via provvisoria per il mancato rispetto delle norme per prevenire i contagi, cinque i locali chiusi come sanzione amministrativa accessoria. 

Week end

Anche dei controlli ha parlato il Sindaco: «Durante il fine settimana saremo in campo con la nostra Polizia Locale, di cui abbiamo triplicato le unità in strada, per far rispettare l’ordinanza della Regione e tutte le altre norme Governative. Fondamentale il coordinamento del Prefetto di Padova che come da lui stesso espresso ha concertato con tutte le forze dell’ordine modalità intransigenti di prevenzione e controlloanche che i nostri volontari di Protezione Civile saranno in campo per fare prevenzione e informazione, il messaggio che lancio ai padovani è che tutti dobbiamo fare uno sforzo personale e evitare di affollare il centro e le zone critiche durante il fine settimana. Sono i giorni decisivi nei quali con i nostri comportamenti decideremo se la curva si piega o si alza ancora con successiva e probabile chiusura generalizzata per non mandare in tilt la sanità».

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