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Giordani e Lorenzoni, sanità: «Un tavolo di confronto tra Comune, Regione, Usl6, Azienda Ospedaliera e Università»

Il sindaco Sergio Giordani e il vice, Arturo Lorenzoni, hanno scritto e firmato una lettera aperta che sintetizza la loro idea di sanità. Il 30 aprile il consiglio regionale decide sull'approvazione delle schede sanitarie

Il sindaco Sergio Giordani e il vice, Arturo Lorenzoni, hanno scritto e firmato una lettera aperta che sintetizza la loro idea di sanità per Padova. Il 30 aprile il consiglio regionale decide sull'approvazione delle schede sanitarie. L'esito del voto appare alquanto scontato, per questo dall'amministrazione comunale ha scelto di agire d'anticipo, chiedendo la convocazione di un tavolo che coinvolga tutte le parti coinvolte. 

La lettera di Giordani e Lorenzoni

«La Regione Veneto con l’approvazione delle schede sanitarie si appresta a dare un indirizzo forte all’evoluzione dell’organizzazione del servizio sanitario, come è nelle sue competenze. La città di Padova tuttavia, forte di una struttura sociale articolata e di una presenza di soggetti con funzioni molto diverse attivi in campo sanitario e socio sanitario, rappresenta un unicum a livello regionale e come tale, a nostro avviso, merita un’attenzione particolare. Il progetto per la realizzazione a Padova di un nuovo polo ospedaliero, sostenuto dall’Amministrazione comunale, è parte di una riorganizzazione e razionalizzazione del servizio sanitario che non può che partire dai bisogni reali dei padovani.  Riteniamo indispensabile, al fine di tenere nell’opportuna considerazione le esigenze di tutti i soggetti coinvolti e di mettere al centro i bisogni dei padovani, procedere alle scelte organizzative dopo un confronto mirato a fare sintesi e a disegnare un’ampia strategia condivisa che sappia guardare al futuro. Per tale ragione, chiediamo di avviare al più presto un tavolo di confronto tra il Comune di Padova, la Regione, la USL6, l’Azienda Ospedaliera e l’Università, al fine di pervenire a scelte organizzative razionali e coerenti con i bisogni della popolazione, che siano in grado di coinvolgere tutti coloro che operano in campo sanitario. È fondamentale per la nostra Amministrazione dare risposte adeguate alle aspettative dei cittadini e al tempo stesso assicurare una metodologia rigorosa nelle scelte adottate. Per questo siamo disponibili a mettere in campo risorse se necessarie a portare un contributo in termini di progettualità in campo sanitario sulla base delle esigenze di tutti i partecipanti al tavolo. Chiediamo dunque di non approvare in via definitiva le schede sanitarie nella prossima seduta di Consiglio Regionale del 30 aprile, ma di rinviare tale passaggio del tempo necessario per i passaggi di confronto richiesti, potendo così contare su una maggiore forza propositiva. Riteniamo che procedere alle decisioni senza un aperto confronto preventivo rappresenti un errore metodologico importante, foriero di tensioni all’interno della comunità cittadina e non solo, come già si evince dalle agitazioni avviate in città in questi giorni».

Il Sindaco di Padova
Il Vicesindaco di Padova

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