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Giordani sbotta: "I miei si diano una calmata. Non siamo ancora in campagna elettorale"

Il sindaco se la prende con Tarzia perché avrebbe convocato una commissione (costo 1000 euro a seduta) inutile sulle pietre d'arredo in piazza De Gasperi. Subito dopo mette nel mirino anche Micalizzi e Ragona

«Siamo impazziti? Convocare una commissione per dei sassi? Ho capito che qualcuno sta pensando già alla campagna elettorale, ma dobbiamo darci tutti una calmata». Il sindaco Sergio Giordani sbotta. Alla vigilia della commissione convocata oggi pomeriggio dal consigliere Luigi Tarzia per parlare della pericolosità delle pietre utilizzate come arredo urbano in piazza De Gasperi (richiesta nelle scorse settimane dai consiglieri di Fratelli d'Italia), il primo cittadino richiama i suoi all'ordine. E lo fa bruscamente. 

La tensione

Nel mirino finisce prima Luigi Tarzia, consigliere della sua lista civica, e poi il suo vice Micalizzi e l'assessore alla mobilità, Andrea Ragona. Un momento di lucida rabbia avuto durante la conferenza stampa con Ater, convocata in mattinata per comunicare dei progetti di edilizia popolare. «Basta sprechi e ricerca di visibilità. La gente mi ferma in mezzo alla strada per chiedermi se chiudo o non chiudo quella strada piuttosto che un'altra, e questo accade perché si è creata un'incomprensibile corsa alla visibilità, in vista della campagna elettorale, anche da parte degli assessori» le parole di Giordani «ma non è possibile annunciare dei provvedimenti che non sono ancora stati decisi e che tra l'altro io non ho mai visto. Fino a prova contraria il sindaco sono io e senza il mio permesso non si apre e non si chiude nulla». Pur non citandoli mai, il riferimento ai due è palese, visto che proprio in questi giorni avevano svelato in tandem l'intenzione di voler realizzare dei lavori in Largo Europa per permettere la pedonalizzazione di via Dante e via San Fermo. Per quanto la notizia sia nota, Giordani pare non abbia gradito l'uscita, ritenendola esclusivamente proiettata attorno alla ricerca di visibilità. In realtà è nata dopo l'affidamento pubblico di un incarico ad uno studio di ingegneri proprio per valutarne la fattibilità. Da qualche mese però la ricerca di visibilità citata da Giordani è concreta e si respira tra chi frequenta Palazzo Moroni. Tutta la giunta sente odore di elezioni e, in caso di vittoria, gli assessori stanno cercando di meritarsi l'eventuale riconferma. Un segnale che la campagna elettorale è più vicina di quanto sembri, ma anche di un clima apparentemente poco sereno all'interno della maggioranza. Giordani ha finora sempre mediato, tenendo unite le diverse “teste” in giunta e consiglio comunale. Un ammonimento lecito, ma che è facile immaginare durante una riunione privata o di maggioranza, che invece Giordani non ha trattenuto o ha sottovalutato.

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