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Aveva violato la piattaforma "Rousseau" del Movimento 5 Stelle: indagato un hacker veneto

Il 26enne studente universitario di Matematica si faceva chiamare Evariste Gal0is: ora è accusato di accesso abusivo a sistema informatico

E' un veneto di 26 anni, residente a Portogruaro ma studente di Matematica all'Università di Padova, l'hacker (ora indagato dalla Procura della Repubblica di Milano per il reato di accesso abusivo a sistema informatico) che il 2 agosto del 2017 ha messo sotto scacco la piattaforma informatica dell'Associazione "Rousseau", utilizzata per gestire le attività politiche del Movimento 5 Stelle.

I FATTI

Studente di Matematica, l'hacker L.G. firmava le sue "imprese virtuali" col nome di Evariste Gal0is. E agli investigatori che, in seguito alle indagini della Polizia Postale, hanno perquisito e ispezionato tanto la sua abitazione quanto la sua apparecchiatura informatica avrebbe dichiarato che il suo intento era quello di testare la vulnerabilità della piattaforma "Rousseau" senza alcun secondo fine politico. Di parere contrario, invece, Davide Casaleggio, ideatore della piattaforma, che invita gli investigatori a continuare le indagini per cercare i presunti mandanti e gli eventuali finanziatori dell'attacco informatico. Lo studente veneto era entrato in possesso dei dati delle donazioni nonché delle votazioni online del Movimento 5 Stelle.

GENIO INCOMPRESO

L'hacker, intervistato a suo tempo anche da alcune testate dopo l'incursione, si firma "Evariste Galois", come il noto matematico francese dell'Ottocento divenuto prototipo del "genio incompreso". E proprio Matematica studierebbe all'Università di Padova. In ogni caso la sua azione non avrebbe avuto l'obiettivo di acquisire o estrapolare dati o informazioni sensibili, bensì di capire l'eventuale livello di vulnerabilità della piattaforma digitale, tanto più che non risulterebbe vicino a formazioni politiche. E' probabile che nei prossimi giorni gli investigatori decidano di ascoltare il 26enne per far luce in maniera compiuta sulla vicenda.

L'INCURSIONE IL 2 AGOSTO

La sua incursione era stata resa nota proprio il 2 agosto dallo stesso studente universitario: "Ho avvisato via mail i gestori del sito della vulnerabilità trovata - scriveva - che mi hanno risposto che stanno lavorando per risolvere il problema, in questo momento la variabile non mi sembra più vulnerabile. Non scriverò qual era la variabile vulnerabile. Non escludo - sottolineava - possano esserci ulteriori vulnerabilità o errori nel sito".

GLI SVILUPPI

È probabile che nei prossimi giorni gli investigatori decidano di ascoltare il 26enne per far luce in maniera compiuta sulla vicenda. Nell'abitazione dove figura il suo domicilio, oltre che nella casa dove vivono i genitori, sono stati sequestrati pc, hard disk e altro materiale informatico. 

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