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Il ministro del lavoro di Bolsonaro: «Sia ben accolto. E' un uomo che si prende cura delle persone e aiuta la popolazione»

Onyx Lorenzoni scrive a Padova Oggi per difendere l'operato del presidente brasiliano, atteso il primo novembre ad Anguillara Veneta per ritirare la cittadinanza onoraria e a Padova per visitare il Santo. Sul Capo di Stato pendono pesanti accuse dal centrosinistra e dalla Diocesi del Vescovo Claudio Cipolla

Lunedì è atteso ad Anguillara Veneta prima e a Padova poi il presidente del Brasile, Jair Bolsonaro. In Italia per partecipare al G20, andrà a ritirare la cittadinanza onoraria concessaglia dalla giunta leghista del paese di cui erano originari i suoi trisavoli e poi ha espresso il desiderio di visitare il Santo. Dal Santo però lo hanno respinto. O meglio, gli hanno fatto capire di essere un ospite indesiderato. Il Rettore Antonio Ramina e il Vescovo Claudio Cipolla non hanno preparato nessun comitato di accoglienza, ma piuttosto gli hanno inviato una bella ramanzina. Stesso discorso da parte dell'amministrazione, che ha fatto trapelare di avere l'agenda piena lunedì prossimo. A difendere il presidente carioca ci ha pensato il suo Ministro del Lavoro Onyx Lorenzoni, che ha inviato a Padova Oggi una lunga lettera, anche in risposta ai missionari italiani in Brasile, che avevano contestato la concessione della cittadinanza onoraria di Anguillara Veneta. Di seguito il testo integrale.

Onyx Lorenzoni

«In ogni brasiliano c’è un po’ di italiano. Proprio come il presidente Jair Bolsonaro, milioni di altri nostri connazionali hanno questa ascendenza. Ma non soltanto quelli le cui famiglie provenivano dall’Italia: perché in tutti c’è qualcosa di italiano, di tedesco, di nero, di indio, di portoghese, fra le tante altre etnie di cui si compone il Brasile. Ed è questa la nostra ricchezza più grande - scrive Lorenzoni - e anche la mia famiglia veniva dall’Italia, dal Veneto, più precisamente dalla bella città di Marostica (chissà che non scatti anche per lui una cittadinanza onoraria, ndr). Come tutti gli oriundi, i miei nonni hanno lavorato molto per affermarsi in Brasile. La colonia italiana oggi nel nostro paese è molto sviluppata. Attualmente sono a capo del Ministero del Lavoro e della Previdenza, ma sono già stato in altri dicasteri nel nostro governo. In tutti, ho avuto l’onore di svolgere la missione che il presidente Bolsonaro ha affidato a tutti i ministri: prendersi cura delle persone, aiutare la popolazione e trasformare questo grande paese in una grande nazione. Uno dei ministeri che ho guidato è quello della cittadinanza. Lì, tra l’altro, abbiamo sviluppato il sussidio di emergenza, che ha fornito un sostegno finanziario a 68,3 milioni di persone durante il periodo più critico. È stato uno dei più grandi programmi di trasferimento del reddito al mondo. Sono stati investiti oltre 350 miliardi. Tutto ciò sotto il comando del presidente Bolsonaro».

La pandemia

«Inoltre, durante la lotta alla pandemia, il governo federale ha investito una somma ancora maggiore nella salute del paese, inviando anche risorse affinché stati e comuni potessero fare fronte alle grandi sfide che la malattia ci ha imposto - prosegue Onyx Lorenzoni - e ancor prima che l’OMS decretasse la pandemia, il presidente Bolsonaro, nel febbraio 2020, ha dichiarato lo stato di emergenza in Brasile. E il Ministero della Salute ha organizzato un Piano per il Contrasto del Covid. Attualmente, il Brasile è uno dei tre paesi che vaccinano di più al mondo. Sono già state somministrate 270 milioni di dosi su un totale di oltre 600 milioni di dosi acquistate. Questi acquisti sono stati fatti sotto la direzione del Generale Eduardo Pazuello, un altro oriundo, quando era ancora ministro della Salute. Nonostante tutti gli sforzi, questa malattia ha provocato molte vittime tra i brasiliani. Piangiamo ogni singola morte e tutti abbiamo qualcuno di caro che ci ha lasciato. Malgrado tutto ciò, il governo ha continuato a lavorare affinché il Paese attraversi questo triste periodo nel migliore dei modi».

Cop-26

«Nei prossimi giorni il Brasile presenterà alla Cop-26, i dati che dimostrano che siamo uno dei paesi che maggiormente preserva il suo bioma nel mondo intero. Per averne un’idea, noi utilizziamo per l’agricoltura solo il 7,8% della nostra area territoriale. Anche così, abbiamo una delle più grandi produzioni agricole del mondo. La scorsa settimana abbiamo annunciato il saldo dei posti di lavoro creati nel mese di settembre: ci sono state 314 nuove aperture di lavoro formale. In tutto, nel 2021 ci sono già 2,5 milioni di nuovi posti di lavoro. C’è ancora molto da fare, ma il governo del presidente Jair Bolsonaro continua, nonostante tutte le narrazioni fittizie, a lavorare per rendere il Brasile un Paese sempre migliore. Per tutti coloro che vivono qui».

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