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Il Movimento 5 Stelle sulle spaccate in centro: "Padova è il Bronx del nord est, ma quale città dell'Unesco"

L'episodio al Caffè Pedrocchi, che fa seguito ai precedenti in galleria Borromeo e ancora prima in zona Tadi, hanno scatenato la reazione dei 5 Stelle che attaccano l'amministrazione

La spaccata al Caffè Pedrocchi, che fa seguito alle precendenti in galleria Borromeo e ancora prima in zona Tadi, hanno innescato reazioni politiche da tutti i fronti. Si è fatto sentire anche il Movimento 5 Stelle, nella fattispecie il consiglierie Simone Borile e la consigliera di Mestrino, Manuela Provenzano: "Anche la provincia è preoccupata per la propria città". 

Unesco

"Ma quale citta’ Unesco - attacca la consigliera - Padova’è  il bronx del veneto". Questo il commento all’indomani Di quanto accaduto al Pedrocchi: "La vetrata del Pedrocchi sventrata parla di impunibilita' e di barbaria ad opera di soggetti che si sentono di fare del centro ciò che vogliono forti del poco controllo e liberi di agire. Come poter solo pensare garantire  le premesse in art.4 della Convenzione dell' Unesco che obbliga l’identificazione, protezione, conservazione, valorizzazione e trasmissione alle generazioni future del patrimonio culturale (...) situato sul suo territorio. Così recita quell'articolo. Quali tutele a garanzia del nostro patrimonio, di quale valorizzazione si vuol parlare! Colpire il Pedrocchi non e’ solo un atto di tentata rapina; e’ uno sfregio al cuore della citta’ , una ferita che colpisce aldilà del danno. E' colpire le nostre case E’ stato preso di mira un monumento storico, un luogo che dovrebbe essere sicuro e lontano da incurie e violenze, il cuore pulsante e piu’ rappresentativo della citta’. Un atto vandalico al quale siamo gia’ tristemente abituati in questi mesi che accentua ed evidenzia una totale mancanza di un piano strategico di sorveglianza e sicurezza per la citta' e chi ama la sua casa".

Borile

Del suo stesso avviso anche il consigliere di Padova, Simone  Borile che condivide la presa di posizione di Manuela Provenzano: "Visto che ormai - ha spiegato Borile - il modello dell’ agire poltico e’ quello di muoversi quando il danno/reato e’ stato compiuto, mi chiedo se mai riusciro’ a vedere una azione politica che prevenga il danno. Constatiamo una sempre piu’ dilagante incapacita’ politica e gestionale di questa giunta che espone i propri cittadini a rischi e disattende in modo inequivocabile le aspettative che erano principi cardini del programma elettorale. Stazione e centro storico vanno ripensati in maniera chirurgica e mirata. 
La reiterazione dei reati e’ sintomo di un senso di impunita’ e di sbeffeggiamento per le istituzioni che non solo mette in pericolo i cittadini ma che imbarazza tutti indistintamente: cos'altro dovrà accadere perché questo stato di cose favorisca un intervento coscienzioso e pragmatico. Da padovano pretendo spiegazioni, da portavoce chiedo scusa per non aver urlato più forte,  ma non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire.

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