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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Solidarietà bipartisan: politica unita per denunciare l'incidente alle Acciaierie Venete

"Una vera e propria strage in Veneto, a cui non possiamo assistere inermi perché la misura è davvero colma": partiti di diversi schieramenti concordi in materia di sicurezza sul lavoro

Da Fratelli d'Italia a Liberi e Uguali, passando per il Partito Democratico: il mondo politico esprime la propria solidarietà ai quattro operai rimasti feriti nel gravissimo incidente alle Acciaierie Venete e punta il dito sull'annoso problema della sicurezza sul lavoro.

"La misura è colma"

Non usa mezzi termini Massimiliano Barison, portavoce di Fratelli d'Italia, che attacca: “La misura è colma, 151 morti dall’inizio dell’anno. La ripresa dell’occupazione edl’aumento degli incidenti, talvolta mortali, non possono procedere di pari passo. La piccola e media impresa necessita di poche ma chiare regole, inequivocabili e trasparenti. Le ispezioni devono essere intensificate, la formazione dei lavoratori necessita di maggiori investimenti e maggiore consapevolezza che appalti aggiudicati con margine esiguo non garantiscono sempre un sufficiente livello di sicurezza per i lavoratori”

"Mattanza a cui non possiamo assistere inermi"

Sulla stessa lunghezza d'onda Claudia Sinigaglia e Andrea Zanoni, consiglieri regionali del Partito Democratico: “Non possiamo assistere inermi a questa mattanza, a una guerra ‘non dichiarata’. L’elenco delle vittime sul lavoro si allunga ogni giorno, festivi inclusi: è una cosa indegna di un Paese civile. Le indagini faranno il loro corso, è però certo che non si può parlare di fatalità. Occorre ripensare alla sicurezza nei luoghi di lavoro, la tutela della vita e della salute deve essere considerata una priorità, non un costo da abbattere o aggirare. È già il terzo grave incidente da gennaio una acciaieria veneta, con due vittime. Siamo la regione con il maggior numero di morti bianche, 29 da inizio anno secondo i dati dell’Osservatorio indipendente di Bologna, cifra che va incrementata di circa il 30% perché non considera gli incidenti in itinere. Le stime Inail, invece, parlano di un aumento del 18% nel primo trimestre del 2018 rispetto allo stesso periodo del 2017. Imprese e istituzioni devono mettere in campo un maggior impegno per contrastare questa degenerazione. Servono controlli serrati e sanzioni adeguate, ma finora le scelte non sembrano andare nella direzione giusta. Ricordiamo l’allarme lanciato dalle Ulss per la carenza di personale degli Spisal, su cui di recente abbiamo presentato un’interrogazione: il Consiglio oltre un anno fa ha approvato all’unanimità una mozione per il loro potenziamento, ma la situazione, con l’accorpamento delle Ulss, è addirittura peggiorata”.

"Vera e propria strage in Veneto"

"Aumentare e migliorare i controlli degli Spisal, istituire un osservatorio regionale sugli infortuni sul lavoro, investire sulla formazione e aggiornare le norme sui 'quasi infortuni': sono questi i provvedimenti che la Giunta regionale deve adottare con urgenza". Piero Ruzzante, consigliere regionale di Liberi e Uguali e primo firmatario della mozione 'Sicurezza sul lavoro in Veneto: proposte per un intervento regionale' (presentata il 26 marzo 2018) elenca le priorità. E prosegue: "Mi rifiuto di pensare che dopo un così grave incidente sul lavoro il prossimo consiglio regionale inizi parlando di legge elettorale e non abbia invece inizio, come proporrò, approvando le proposte che Fiom Cgil, Fim Cisl, Uilm Uil, hanno proposto e che io ho trasformato in una mozione che attende di essere votata. Ovviamente sarò felice di condividerla con quanti la vorranno sottoscrivere. In Veneto avvengono ogni giorno circa 200 infortuni sul lavoro e dall'inizio dell'anno, 29 di questi hanno avuto esito mortale. La nostra regione è nel 2018 quella con più caduti sul lavoro: una vera e propria strage. Le parole di solidarietà però non bastano. C'è bisogno di più sicurezza nei luoghi di lavoro. Serve affermare e diffondere la cultura della prevenzione, permettere ed estendere i controlli, aumentare gli ispettori del lavoro irresponsabilmente  tagliati nel corso di questi anni".
 

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