rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Tre incontri e un "pentalogo" da risolvere: l'iniziativa di Appe con i candidati sindaco

«Gli impegni che raccoglieremo ci serviranno poi per tenere “il fiato sul collo” del prossimo sindaco, che dovrà darsi da fare per rispettare le promesse fatte in campagna elettorale»

L’Appe - Associazione Provinciale Pubblici Esercizi, in qualità di associazione di categoria maggiormente rappresentativa sia in ambito comunale che provinciale delle aziende di somministrazione di alimenti e bevande, porta all’attenzione dei candidati a sindaco di Padova quelle che sono le richieste della categoria.

Incontri

L’Associazione dei baristi e ristoratori punta l’indice su accesso alla Città, sui plateatici, sui costi e sul governo della “movida”, redigendo un vero e proprio menù da sottoporre ai candidati. «Non si tratta - afferma il Presidente Appe Erminio Alajmo - di lamentele o richieste fini a sé stesse. Su ogni aspetto toccato, evidenziamo le criticità attualmente in essere e definiamo una proposta che possa risolvere i problemi». Sono cinque le domande alle quali i candidati sono chiamati a rispondere fin da prima del voto, come conferma Alajmo: «Gli esercenti vogliono conoscere la linea che sarà seguita dalla futura Amministrazione, su argomenti che, per noi, sono di vitale importanza, soprattutto in un momento di ripartenza dopo oltre due anni drammatici». Tre candidati potranno esporre la loro linea di pensiero direttamente agli esercenti, nel corso di una mattinata di incontri organizzata da Appe, che si terrà venerdì 20 maggio, a partire dalle ore 11 con la presenza del candidato Francesco Peghin, per proseguire alle ore 11.45 con il candidato Sergio Giordani e concludersi alle ore 12.30 con la candidata Francesca Gislon. «Sono i tre candidati - conferma Alajmo - che alla data dell’ultima riunione del Comitato Direttivo Appe avevano avanzato proposta di incontrarci. Daremo comunque spazio a tutti - prosegue il Presidente - evidenziando le risposte che riceveremo, anche dagli altri candidati, sui nostri mezzi di comunicazione».

"Pentalogo"

Il “pentalogo” APPE sarà anche uno strumento di monitoraggio sull’attuazione del programma che sarà portato avanti dal futuro primo cittadino di Padova. «Gli impegni che raccoglieremo - conclude Alajmo - ci serviranno poi per tenere “il fiato sul collo” del prossimo Sindaco, che dovrà darsi da fare per rispettare le promesse fatte in campagna elettorale». Ecco i cinque punti che interessano i pubblici esercizi.

  • Accesso alla città. Per una città turistica quale Padova vuole qualificarsi (e diventare sempre di più) è fondamentale garantire un accesso rapido, sicuro, efficiente ed economico al centro storico, intendendo per “accesso” sia la disponibilità di mezzi pubblici, ma anche la garanzia, per chi si muove con mezzo privato, di un percorso stradale di avvicinamento chiaro, che confluisca in un sistema di parcheggi adeguato. È anche importante, a nostro avviso, che la zona a traffico limitato venga modulata sulla base delle effettive esigenze delle persone che, frequentando il centro cittadino, contribuiscono ad animarlo e a mantenere vive le attività commerciali. Chiediamo di conoscere la posizione del candidato sul futuro del parcheggio “Prandina” e della ZTL cittadina. Proponiamo che siano valorizzati i parcheggi già presenti, rendendoli gratuiti in orario serale. Proponiamo inoltre l’allungamento, almeno in determinati giorni della settimana, dell’orario di funzionamento del metrobus dalle attuali ore 23.30 almeno alle ore 01.00.
  • Movida. È noto che, soprattutto in orario notturno e in alcuni giorni della settimana, alcune zone della Città diventano “preda” di giovani e meno giovani che, alterati da alcol e droghe, disturbano la quiete pubblica, lordano le aree pubbliche e private, contribuiscono al degrado del territorio. Il fenomeno, ribattezzato “mala movida”, interessa tutte le città universitarie e non ha nulla a che vedere con le normali e regolari attività svolte dai pubblici esercizi, che anzi spesso diventano “vittime” dei cattivi comportamenti di queste persone. Chiediamo di sapere quali siano le iniziative che il candidato intende attuare per affrontare e tentare di risolvere il problema. Per contrastare il fenomeno, proponiamo il divieto di vendita per asporto di bevande alcoliche dopo le ore 20, nonché un maggiore controllo sul consumo in area pubblica.
  • Plateatici. Se guardiamo le immagini di città turistiche, sia italiane che straniere, vediamo che i tavoli e sedie nelle aree pubbliche, destinate a svolgere il servizio di accoglienza e ristoro dei consumatori, non solo sono ben presenti, ma addirittura favorite da parte delle amministrazioni locali. Anche perché un plateatico gestito da un esercente equivale a un’area pulita, controllata e valorizzata. A Padova, purtroppo, nel corso degli anni si è invece ritenuto che i plateatici fossero sinonimo di rumori, assembramenti e degrado, tanto è vero che l’accordo, siglato nel 2019 tra amministrazione comunale e Sovrintendenza, poneva diversi limiti alle concessioni (limiti in parte superati, dapprima con le disposizioni da “emergenza Covid” e, in seguito, con l’aggiornamento del Regolamento Comunale sui pubblici esercizi). Rimane poi il tema delle fioriere, attualmente vietate quali delimitazioni dei plateatici. Come intende gestire il tema, soprattutto in centro storico, il candidato? Proponiamo la revisione dell’accordo con la Soprintendenza, al fine di consentire un’occupazione delle aree pubbliche, anche in centro storico, che garantisca un servizio accogliente ai consumatori, con spazi adeguati e possibilità di utilizzare ombrelloni e fioriere.
  • Asporto rifiuti. In quest’ultimo biennio si è manifestata la difficoltà degli esercenti nel “digerire” il pagamento della tariffa di asporto rifiuti: con le attività chiuse, non per scelta ma per decreto, o fortemente limitate, sono comunque state fatturate migliaia di euro ad azienda, per un servizio che, di fatto, non si è utilizzato. L’amministrazione comunale ha stanziato dei contributi, che hanno inciso molto parzialmente sull’importo totale pagato nel biennio 2020/21. Ci sono iniziative che il candidato intende attuare per ridimensionare il costo della tariffa di asporto rifiuti a carico dei pubblici esercizi, che sono tra le attività che pagano l’importo al metro quadrato più alto? Proponiamo un periodo sperimentale in cui vengano effettivamente valutate le quantità e qualità di rifiuto prodotto, in modo che si tenga conto di questi rilevamenti nella definizione delle nuove e più eque tariffe.
  • Attrattività di centro e quartieri. La proclamazione di Padova Urbs Picta come patrimonio Unesco sicuramente porterà (e in parte sta già portando) un certo numero di turisti, che frequenteranno il centro storico cittadino. D’altro canto, occorre a nostro avviso anche mettere in campo azioni che portino i turisti a soggiornare a Padova anche più di uno o due giorni, in modo che possano beneficiare della loro presenza anche alberghi e pubblici esercizi. Infine, non si può tralasciare la tematica dell’animazione dei quartieri, i cui imprenditori a volte si sentono “esclusi” da iniziative promozionali e commerciali. Qual è la posizione del candidato su queste tematiche? Proponiamo la creazione di un gruppo di lavoro, che si occupi di proporre e analizzare gli strumenti più opportuni per il migliore impiego dei proventi derivanti dall’imposta di soggiorno.

Chiediamo che i candidati alla carica di Sindaco del Comune di Padova prendano posizione su questi temi, motivando la loro risposta.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Tre incontri e un "pentalogo" da risolvere: l'iniziativa di Appe con i candidati sindaco

PadovaOggi è in caricamento