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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

La vicenda stadio riaccende la miccia tra Bitonci e Giordani

Quattro indagati cantiere Stadio Euganeo. Bitonci: «Una vergogna! I cittadini dovevano essere informati già prima delle elezioni», ha dichiarato l'ex sindaco. Giordani al contrario si è detto molto tranquillo

«Abbiamo la più ampia fiducia nei confronti della magistratura. Da parte nostra c'è un'assoluta collaborazione fattiva che tutti gli uffici coinvolti stanno dando e continueranno a dare. Lo stadio è un'opera strategica per la città, considerando che ci saranno anche due palazzetti per gli sport di base, ed è quindi nostro primo interesse che sia fatta luce su tutto. Ho fiducia anche nei miei collaboratori, a cui auguro di poter dimostrare la correttezza delle loro azioni. Eviterei strumentalizzazioni politiche, anche perché i nostri protocolli sono, e continueranno ad essere, scrupolosi». Questo è il commento del sindaco, Sergio Giordani, che si è così pronunciato sulla vicenda relativa ai lavori in appalto della nuova Curva Sud dello Stadio Euganeo. La Procura ha iscritto nel registro degli indagati quattro persone, due dipendenti comunali e due imprenditori con l’accusa di turbativa d’asta e subappalto illecito. Se il tenore delle affermazioni del primo cittadino in carica tendono a tenere i bassi i toni, non è dello stesso avviso l'ex sindaco, Massimo Bitonci.

Bitonci vs Giordani

L'esponente della Lega ha di fatto rivendicato una certa paternità rispetto a questa indagine, facendo intendere che sono state le segnalazioni da parte della Lega che hanno portato ad una verifica da parte della Guardia di Finanza e l’apertura del fascicolo: «Già il 21 maggio avevamo chiesto a Giordani una convocazione per un Consiglio Comunale urgente e straordinario – ha commentato l’On. Massimo Bitonci – È una vergogna! Si era chiesto chiarezza sulle indagini e sulla non trasparenza degli appalti comunali che già avevo segnalato da tempo. In questi ultimi anni l’opposizione ha più volte denunciato questi comportamenti anomali e poco chiari, peccato che solo oggi si venga a sapere ad elezioni fatte. I padovani avrebbero avuto diritto di sapere già un mese fa e, probabilmente, il risultato delle elezioni avrebbe potuto prendere un’altra piega». Bitonci non crede che i ritardi siano avvenuti per le contingenze del momento. «La scusa del covid non poteva reggere, i cantieri sono stati chiusi quindici giorni e per promettere di concludere i lavori in 270 significava dover avere tutti i materiali pronti all’uso. È stato davvero incredibile l’atteggiamento della Giunta di fronte alle nostre numerose denunce e del fatto che in Consiglio Comunale nessuno si sia sentito in dovere almeno di verificare la situazione – conclude Bitonci – Vorrei ricordare che il nostro consigliere Ubaldo Lonardi ha denunciato il fatto almeno tre volte e presentato due interrogazioni venendo poi deriso da Giordani e Bonavina. Finalmente la verità sta venendo a galla».

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