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L'iniziativa dell'ass. regionale Donazzan sui presepi nelle scuole non convince il comune. Piva: «Propaganda che divide»

Piva: «Evidente la volontà di contrapporre le religioni. Il presepe è un motivo per stare insieme, quando ero a scuola partecipavano tutti alla sua composizione, anche quelli i non cattolici»

La Regione Veneto ha stanziato 50mila euro da distribuire alle scuole che faranno per primi la richiesta dei fonri e che realizzeranno il presepio per Natale. Un emendamento collegato alle legge di stabilità regionale dello scorso anno presentato da alcuni esponenti del centro-destra e approvato a maggioranza. L'assessore all'Istruzione Elena Donazzon: «Così valorizziamo la tradizione culturale ed artistica italiana».

L'assessora Piva

Ed è probabilmente questo il punto che non convince l'assessora Cristina Piva, che ha le competenze su politiche educative e scolastiche, coesione sociale, volontariato e servizio civile, trasparenza, edilizia scolastica. Pur essendo di formazione cattolica, è critica riguardo l'iniziativa: «Non sono per nulla contraria al presepe, anzi. Ma appunto per questo non penso ci sia bisogno di fare gare o mettere premi per questo tipo di iniziative che si sono sempre fatte. Invece qui è evidente la volontà di contrapporre le religioni. Il presepe è un motivo per stare insieme, quando ero a scuola partecipavano tutti alla sua composizione, anche quelli di altri religioni. Non capisco il senso di una iniziativa così, adesso».

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