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Nuotata elettorale di Innocenti: «Vaporetti come a Venezia sui nostri fiumi»

Il candidato sindaco di TornaPadova si tuffa nel Bacchiglione per evidenziare l'importanza del trasporto fluviale

Innocenti se ne inventa una al giorno per attirare l'attenzione sulla sua candidatura a sindaco. Se c'è qualcosa che non gli manca sono sicuramente originalità e coraggio. E stavolta ci mette anche il fisico da rugbista. Oggi 3 giugno si è fatto una nuotata elettorale nel Bacchiglione (vedi video in basso), all’ombra della Torlonga, che svetta in uno dei punti più belli e caratteristici della città. «Fino a pochi decenni fa i bagni nel fiume erano una usanza tipica padovana - spiega Innocenti, candidato sindaco di TornaPadova - .Oggi i tempi sono cambiati e soprattutto i nostri corsi d’acqua sono trascurati e inquinati. Con questo gesto vogliamo riportare attenzione sul tema della Padova città d’acque, sulla nostra storia, sull’identità padovana. Per secoli i fiumi hanno fatto la fortuna della nostra città e oggi vanno riscoperti. Per troppo tempo sono stati trascurati e inquinati. C’è bisogno di scavarli e dragarli, per un fattore identitario sì, ma anche per evitare il rischio di alluvioni e poi per lanciare il turismo fluviale in tempi in cui il turismo di qualità diventa una risorsa economica fondamentale per il territorio».

La proposta

«Con TornaPadova crediamo che i fiumi rappresentino una risorsa incredibile per la città - racconta Innocenti - .Completando l’anello fluviale padovano diventeremmo l’unica città europea, insieme a Bruges, a essere completamente circumnavigabile. Terminando l’idrovia Padova-Mare daremmo una spinta straordinaria al commercio e rilanceremmo una realtà importante come l’Interporto. E poi avviando un sistema di vaporetti in stile veneziano riusciremmo a dare ai padovani una alternativa all’automobile. Abbiamo individuato due tratte pilota: Bassanello-Specola e Camin-Porte Contarine. Il primo tratto si percorre in 15 minuti, viaggiando a 8 nodi, che è il massimo consentito. Il secondo tratto, alla stessa velocità, si copre in 20 minuti. Per evitare il moto ondoso potrebbero essere utilizzati degli hovercraft o altri sistemi innovativi. In questa maniera chi vive fuori dal centro storico potrebbe raggiungerlo in pochi minuti, senza problemi di parcheggio, decongestionando le strade e percorrendo tratti bellissimi e poco conosciuti di Padova».

Tratta pilota

«Un simile progetto potrebbe partire appunto da queste due tratte pilota, per essere poi ampliato in caso di successo della sperimentazione - chiude il candidato sindaco di TornaPadova - Trattandosi di qualcosa di innovativo ed ecologicamente compatibile potrebbe essere finanziato in tutto o in buona parte da fondi europei: l’UE sta spingendo forte sui trasporti fluviali. E di soldi ne serviranno soprattutto per bonificare i fondali, per lo scavo e il dragaggio, essendo purtroppo molto inquinati. Potremmo infine creare delle oasi per proteggere fauna e biodiversità nei tratti di fiume non coinvolti dal passaggio di questo sistema di trasporto ad uso pubblico e turistico. Il senso di tutto questo sta nel riscoprire la storia e l’identità di Padova, senza vuote nostalgie, ma invece con la capacità di innovarle e renderle ancora una volta attuali».

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