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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Innocenti: «Via Altinate come New Orleans. Può diventare la strada della musica»

Il candidato sindaco di 'TornaPadova' si è inventato un flash mob davanti all'ex cinema Altino, simbolo del progetto di recupero che il movimento civico ha proposto

La lista civica 'TornaPadova' oggi 28 maggio ha dato vita a un nuovo flash mob, questa volta di fronte al Cinema Altino, gioiello architettonico e culturale padovano, chiuso ormai dal 2007. Accompagnati dalle note di un giovane violoncellista, il candidato sindaco Lorenzo Innocenti e un gruppo di sostenitori hanno intonato il ritornello della celebre canzone di Umberto Marcato “Ma quando torno a Padova”. L'obiettivo è ovviamente il rilancio dell'ex cinema: «Abbiamo un bel progetto per questo spazio, che non si limita al solo recupero del Cinema Altino e dell’attiguo Mignon. Vogliamo trasformare l’intera via Altinate in un auditorium diffuso. Dell’auditorium si parla da decenni e l’ultima proposta del direttore dell’Opv, Paolo Giaretta, avanzava l’idea di crearlo sull’area dell’ex caserma Prandina, con una spesa preventivata di 20 milioni di euro - rivela Innocenti - .Con TornaPadova diciamo: teniamoci i soldi e destiniamo la Prandina ad altro, senza mettere in moto ruspe né versare altro cemento. Qui in via Altinate c’è già tutto quello che serve, vale a dire una straordinaria concentrazione di sale da musica, attive o potenziali. C’è la sala concerti del Pollini; c’è appunto l’Altino, che può diventare lo spazio di riferimento per la musica classica in città. C’è il Mignon, che così undergound è l’ambiente ideale per il jazz, la sala interrata del San Gaetano DI circa 300 posti, dove vediamo la musica leggera e le chiese di San Gaetano e Santa Sofia, infine, per la grande musica sacra. Mettere in rete tutte queste eccellenze significherebbe avere eventi tutto l’anno, dare spazio sia ad artisti padovani che nazionali-internazionali e magari offrire la possibilità di esibirsi lungo la via e sotto i portici anche ai “buskers”, gli artisti di strada che hanno in città un loro festival, ma che non sempre trovano spazio e permessi per esibirsi quotidianamente lungo i marciapiedi cittadini».

Mozart

«Se poi ci mettiamo anche che, nel suo soggiorno padovano, Mozart soggiornò proprio in via Altinate (c’è una targa a ricordarlo, ndr) e che lo stesso inventore del pianoforte – Bartolomeo Cristofori – era padovano, abbiamo un bel po’ di titoli per diventare “città della musica”. Via Altinate diventerebbe la nostra piccola New Orleans e così verrebbe trasformata da una via che dopo le 18 si spegne completamente a un luogo culturalmente e socialmente vivace - chiude Innocenti - .E poi riconsegneremmo un pezzo d’architettura straordinario, qual è appunto l’Altino, alla città. Certo andrà trovato un accomodamento con la famiglia che ne è attualmente in possesso, ma se c’è volontà politica siamo convinti si possa fare. Crediamo che Padova debba riscoprire la propria identità, i luoghi della propria memoria e imparare  anche a sfruttare le risorse già esistenti, specie se di grande qualità e valore».

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