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Ivo Rossi: "No al consumo suolo" Su Facebook impazza polemica

Il sindaco reggente dal social network lancia il suo primo impegno in vista delle primarie ma subisce il contrattacco dello sfidante Francesco Fiore e di Legambiente che lo incalza sul progetto del nuovo ospedale di Padova

Le primarie del centrosinistra a Padova si avvicinano, il 2 febbraio segnerà la svolta per uno dei candidati sindaci e il dibattito si scalda. Dopo la presentazione del programma di Alessandro Zan, che ha fatto discutere con la sua apertura al "disarmo" delle forze di polizia, domenica a infiammare gli animi è il sindaco reggente Ivo Rossi che dalla sua pagina Facebook ha lanciato la campagna per il mantenimento dello scranno a Palazzo Moroni con un tema "sensibile", quello della cementificazione, suscitando subito la reazione del terzo sfidante del centrosinistra, Francesco Fiore, e a pungolare Rossi è arrivata anche Legambiente.

"NO AL CONSUMO DI SUOLO". "Viviamo tempi difficili e nuovi - scrive Rossi - La nostra sfida deve essere quella di valorizzare i punti di forza di Padova, per tutelare la qualità della vita e il benessere di tutti. Allo stesso tempo, dobbiamo avanzare e mettere in campo delle idee nuove per costruire sviluppo, sicurezze, opportunità e fiducia nel nostro futuro. In questi mesi ho raccolto molti consigli e ho maturato alcune idee. Voglio proporvi un’idea al giorno per una città che dobbiamo continuare a migliorare assieme". All'introduzione del sindaco reggente segue lo slogan: "Il futuro di Padova passa dalla rigenerazione urbana: nessuna nuova espansione che preveda consumo di suolo".

LE REAZIONI. Immediata la replica di Francesco Fiore che commenta: "Siamo sempre lì. Le promesse di Ivo Rossi sul consumo di territorio sono le stesse identiche promesse contenute nel programma di Flavio Zanonato del 2009 che cito testualmente (trovate le differenze): 'L'ambiente è un bene 'finito' destinato ad esaurirsi se usato senza criterio e deve pertanto essere utilizzato con estrema oculatezza, evitando di cementificare gli ultimi spazi verdi rimasti e preferendo le riconversioni si zone già edificate cadute in abbandono". Non ci sono solo le proposte, c'è anche la credibilità di chi le porta avanti e una storia di decenni di cui rendere conto". Pronta la staffilata dell'assessore Andrea Micalizzi: "Caduta di stile di Francesco Fiore: vecchi metodi e il solito vecchio vizio del centrosinistra di spararsi addosso quando invece si è alleati e da alleati che si costruisce insieme un programma e vanno intese le primarie. Il vero avversario è la destra". Ma anche da Legambiente arriva la provocazione allo slogan di Rossi: "Ma quindi i 4,6 milioni di metri cubi previsti da piano regolatore e piano di assetto territoriale verranno cancellati?". Insomma, è sfida aperta, e nessun risultato appare scontato.

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