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Rete degli Studenti medi porta i banchi in Regione

«Mancano due settimane alla riapertura e non si sa nulla su come si intende fare. Studenti, famiglie e docenti sono abbandonati a se stessi. E l'assessora Donazzan invece di dare risposte su questo cosa fa? Protesta contro le mascherine obbligatorie»

«In seguito alle dichiarazioni surreali sulle mascherine dell'assessora Elena Donazzan e al silenzio imbarazzante sulla riapertura sempre più vicina, come Rete degli Studenti Medi abbiamo deciso di organizzare un flashmob di protesta sotto gli uffici della regione, a Venezia, in fondamenta S. Lucia, per ribadire che una scuola senza studenti non può esistere. La situazione è tragica - dichiara Tommaso Biancuzzi, coordinatore della Rete degli Studenti Medi Veneto - Mancano due settimane alla riapertura e ancora non si sa nulla su come si intende fare. Studenti, famiglie e docenti sono abbandonati a se stessi. E l'assessora Donazzan invece di dare risposte su questo cosa fa? Protesta contro le mascherine obbligatorie, quando i problemi in questo momento sono ben più gravi». Negli scorsi mesi era stato annunciato un tavolo di confronto con le parti interessate del mondo della scuola, in primis gli studenti, effettuato in molte regioni su sollecitazione del ministero. In Veneto, nonostante lo avesse confermato anche l'assessore Donazzan a giugno, non si è ancora concretizzata l'iniziativa: «Abbiamo deciso di farceli da soli, il tavolo, sotto la regione. Se Donazzan non vuole ascoltarci, ci faremo sentire noi, con le nostre idee e le nostre proposte. È inutile fare lo scaricabarile tra Ministero e Regione: entrambi sono stati imbarazzanti e inadeguati. Ma non possiamo lasciare la scuola allo sbando, ne va del futuro del Paese», conclude Biancuzzi.

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