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Regione: proposta dalla Lega risoluzione contro fascismo e revisionismo. Lorenzoni: «Atto tardivo»

Se la Lega ha scelto di astenersi al momento dal voto della seduta scorsa, in cui si discuteva la mozione presentata dalle minoranze contro l’assessore all’Istruzione e al Lavoro Elena Donazzan, ora invece propone una risoluzione

«Personalmente sono deluso dal fatto che i colleghi della Lega in Consiglio hanno fatto un documento contro il fascismo (benissimo), ma non hanno voluto votare la nostra mozione di riserve. L'amministrazione parla per atti, mi pare che il loro sia un cercare di salvarsi in corner di fronte a una posizione debole nei confronti della benevolenza al regime». A rilasciare queste dichiarazioni, all'indomani del Consiglio Regionale del 25 gennaio è il portavoce della minoranza, Arturo Lorenzoni. Già perché la vicenda Donazzan e il clamore che ha suscitato la leggerezza con cui si è lasciata andare a commenti benevoli nei confronti del Fascismo con tanto di prestazione canora non è ancora chiusa. A tenerla aperta, anche è una scelta che non convince la minoranza, è a sopresa la Lega. 

Caso Donazzan

Se infatti la Lega ha scelto di astenersi al momento dal voto nella seduta scorsa in cui si discuteva la mozione presentata dalle minoranze contro l’assessore all’Istruzione e al Lavoro Elena Donazzan, ora invece propone una risoluzione. Nel documento proposto si condanna «ogni iniziativa di retaggio ideologico e culturale fascista o nazista che offenda la memoria della Shoah e il sentimento democratico fondato sulla nostra Costituzione», e ancora che «le leggi razziali del 1938 restano un paradigma culturalmente e giuridicamente aberrante la cui conoscenza sproni a contrastare razzismo, xenofobia, pregiudizio ed antisemitismo».  In più i consiglieri leghisti si dicono preoccupati per «il fenomeno di diffusione di odio e intolleranza anche e soprattutto attraverso il web e le inquietanti manifestazioni di antisemitismo in tutta Europa», definiscono «inaccettabili il revisionismo storico ed il negazionismo della Shoah».  La parte più interessante, qui si capisce che è un ragionamento stimolato dalla contingenza, il "caso Donazzan" appunto,  «l’assunzione di qualsivoglia iniziativa o manifestazione individuale o collettiva di retaggio ideologico e culturale fascista o nazista che offenda la Memoria, la sensibilità degli ebrei ed in generale il sentimento democratico fondato sulla Costituzione».

Risoluzione

«Questa risoluzione -  che sarà sottoposta nel prossimo consiglio, hanno spiegato i consiglieri leghisti alla stampa - ribadisce la ferma volontà della nostra amministrazione di respingere con forza qualsiasi manifestazione di retaggio fascista o nazista e il fatto che siamo proprio noi consiglieri della maggioranza leghista a presentarla sottolinea ancora una volta quanto l’antifascismo e la tolleranza siano temi che ci stanno particolarmente a cuore. Non accettiamo lezioni di democrazia da nessuno, così come non tolleriamo episodi di leggerezza da parte di nostalgici del fascismo». Per Lorenzoni un atto tardivo. E per Fratelli d'Italia, primi alleati della Lega e della Lista Zaia?

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