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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Area Ex Foro Boario, PdF: «Altri modi per recuperare aree dismesse da tempo»

«Il Comune prenda esempio da altre Amministrazioni, che hanno avuto il coraggio di respingere al mittente richieste di apertura da parte di attori della grande distribuzione organizzata, perché ci sono gli strumenti per regolare lo sviluppo commerciale»

«Basta con le aperture di nuovi centri commerciali in città» è la forte presa di posizione del Popolo della Famiglia sul tema degli insediamenti di nuovi grandi punti vendita che ultimamente a Padova stanno sorgendo come funghi.

«Crisi piccoli esercizi»

«Il Comune prenda esempio da altre Amministrazioni, che hanno avuto il coraggio di respingere al mittente richieste di apertura da parte di attori della grande distribuzione organizzata, perché ci sono gli strumenti per regolare lo sviluppo commerciale», afferma la presidente del Circolo PdF di Padova, Maria Verita Boddi. «A Padova gli amministratori pubblici credono che in un contesto di sostanziale liberalizzazione, non vi siano strumenti per limitare o almeno programmare nuove aperture di supermercati e centri commerciali per regolare quella che sta diventando una corsa alla nascita di medie e grandi attività di vendita, oppure, non hanno ritenuto opportuno utilizzarli».  «La situazione è sotto gli occhi di tutti a Padova, come in altri comuni del Veneto: a fronte di una crisi dei consumi, negli ultimi anni in città e nei suoi dintorni abbiamo assistito a nuove aperture, con la conseguenza di crisi per le vendite dei piccoli esercizi di quartiere e del centro storico, già colpiti da anni di calo dei consumi».  «Per questo ci saremmo aspettati che il Comune corresse ai ripari mettendo in campo ogni soluzione utile ad porre un freno all'emorragia del commercio di vicinato e per rilanciarne il ruolo e valorizzarne la funzione di servizio e di presidio del territorio» continua la nota del Circolo PdF Padova «Invece tutto questo non è accaduto e si è preferito adottare una  soluzione tutta a vantaggio della grande distribuzione, con l’unico risultato di incassare oneri di urbanizzazione ed affitto, impoverendo in prospettiva la rete commerciale locale.»

«Interazione con i cittadini»

Sottolinea con amarezza il comunicato del PdF Padova: «Sulla questione Leroy Merlin serviva un’interazione con i cittadini a 360 gradi ma Agenda 21, tanto sbandierata dal Vice Sindaco Lorenzoni, non ha affatto agito in questo senso, e la nuova apertura è una presa in giro dell’intera città. Speriamo che si possa aprire una riflessione seria che porti alla consapevolezza di uno sviluppo del commercio che tuteli quello fondato sui piccoli negozi, che ad oggi conta più di 500mila locali commerciali vuoti in Italia.» Conclude Maria Verita Boddi «Il tempo passa, ma i Padovani si ricorderanno di chi in campagna elettorale ha promesso una cosa ed ora fa l’esatto contrario. Le ventilate centinaia di nuovi posti di lavoro valgono il prezzo dell’inquinamento prodotto da migliaia di auto che si muoveranno verso il nuovo centro commerciale ed il danno che verrebbe arrecato alla salute dei cittadini? L’avversione per il traffico privato della Giunta Comunale vale solo per quello diretto al centro della città? Noi poniamo la domanda, altri rispondano alla Città.»

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