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Lettera aperta del rettore agli studenti: «Vaccinatevi»

«Guardiamo avanti con fiducia perché è evidente che, nonostante la presenza di queste varianti, la vaccinazione sta drasticamente riducendo l’impatto della malattia»

Il Rettore dell'Università di Padova, Rosario Rizzuto, ha scritto una lettera a tutti gli studenti e le studentesse dei rispettivi atenei per invitare loro a vaccinarsi. Questo il testo integrale:

«Carissime/i studentesse e studenti,

si sta concludendo il secondo anno accademico stravolto dalla pandemia COVID-19. Sono stati due anni terribili, nei quali abbiamo dovuto per lunghi periodi trasferire le attività didattiche su piattaforme telematiche. Ne ha sofferto la nostra natura di luogo di scienza e formazione in cui l’incontro delle persone costruisce quel rapporto umano che della vita universitaria è componente irrinunciabile. È stato difficile e faticoso, e i risultati accademici che nonostante le difficoltà avete ottenuto sono la più grande gratificazione per l’impegno profuso. Ed è stata una gioia ed emozione vivere con voi questa settimana, di nuovo in presenza, uno dei momenti celebrativi, la festosa cerimonia di consegna dei diplomi di laurea organizzata dal Dipartimento di Biologia in piazza Eremitani».

«Adesso dobbiamo guardare avanti, determinati a riprendere in sicurezza la pienezza della vita accademica e personale, anche di fronte ad un virus che ha dimostrato di mutare rapidamente, generando varianti che hanno maggiori capacità di infettare e/o eludere il sistema immunitario. Guardiamo avanti con fiducia perché è evidente che, nonostante la presenza di queste varianti, la vaccinazione sta drasticamente riducendo l’impatto della malattia. Anche dove la diffusione della varianti e la ripresa della socialità stanno incrementando il contagio, l’impatto clinico (i ricoveri in ospedale, la necessità di terapie intensive e i decessi) è drasticamente inferiore rispetto alle precedenti fasi di espansione epidemica ed interessa quasi esclusivamente soggetti che non hanno completato il ciclo vaccinale».

«Possiamo quindi, anzi dobbiamo, programmare il ritorno alla normalità, ma per questo dobbiamo proteggerci tutti con il vaccino, non lasciando al virus una quota significativa di popolazione vulnerabile, nella quale abbiamo visto che riesce a diffondersi con grande rapidità. Vi rivolgo quindi un accorato appello a vaccinarvi, per voi stessi, per le persone a voi care, che possono comprendere soggetti che per età o condizioni di salute sono a rischio di malattia grave, e per l’intera comunità, alla quale la pandemia ha provocato danni economici e sociali. Aggiungo che se, come auspichiamo, il Governo autorizzerà le università a riprendere le attività didattiche a piena capienza per gli studenti vaccinati, è nostra intenzione avvalerci di questa possibilità (mantenendo anche l’opzione di seguire le lezioni in diretta streaming). In questo modo riavremo finalmente anche le lezioni in aula, oltre alle esperienze pratiche, interamente in presenza senza turnazioni. Ed allora i luoghi universitari, e la città che ci accoglie, torneranno a vivere in pieno la vivacità e l’allegria della presenza studentesca, e voi ritroverete la continuità dell’incontro con docenti e colleghi e le occasioni di discussione e socialità che oggi vivete e domani ricorderete con affetto e nostalgia. Anche per questo, aderire alla campagna vaccinale è la scelta giusta, da non rimandare».

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