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Cia Padova, Trivellato: «Desideriamo instaurare un dialogo con i sindaci che verranno eletti»

«Fra le proposte che avanziamo alle future amministrazioni, l’eliminazione delle imposte locali per chi affitta terreni a imprenditori agricoli o coltivatori diretti, in particolare ai più giovani»

«Sono davvero tanti i temi sul tavolo: desideriamo instaurare un dialogo con i sindaci che verranno eletti, finalizzato a sviluppare nuove opportunità per il mondo agricolo locale e per la collettività»: si chiude con questa frase la lettera aperta che Luca Trivellato, presidente provinciale di Cia agricoltori italiani, ha voluto inviare a tutti i candidati sindaco che affronteranno la tornata elettorale del 12 giugno.

Lettera

Scrive Trivellato: «La pandemia prima e il conflitto russo-ucraino ora hanno riaffermato il ruolo strategico del comparto agricolo. Ci preoccupa molto l’aumento, in parte speculativo, del costo dei beni di consumo, anche per il conseguente incremento di spesa nelle filiere. Il valore riconosciuto all’agricoltore dalla Gdo, se prima era a livelli bassi, oggi rischia di non essere più sufficiente. Vero che il Comune come Istituzione può poco rispetto alle grandi problematiche; tuttavia, gli amministratori locali sono degli attori importanti nel sostenere le istanze del mondo agricolo. Fra le proposte che avanziamo alle future amministrazioni, l’eliminazione delle imposte locali per chi affitta terreni a imprenditori agricoli o coltivatori diretti, in particolare ai più giovani. Siamo inoltre contrari al posizionamento a terra dei pannelli fotovoltaici; possono invece venire collocati sui tetti degli annessi agricoli o nelle aree già urbanizzate, cave e terreni marginali. Capitolo acqua: occorre realizzare delle vasche di laminazione per conservarla in occasione di eventi atmosferici intensi, per poi rilasciarla all’occorrenza. Insieme agli enti locali e alle autorità competenti va poi portata avanti un’azione di contenimento della fauna selvatica, soprattutto nell’area dei Colli Euganei, che tanti danni sta arrecando alle colture. Da favorire tutte quelle iniziative utili a valorizzare i prodotti tipici del territorio; ad esempio, promuovendo tali eccellenze nei servizi di ristorazione offerti dagli stessi Comuni o avviando dei progetti per avvicinare le aziende agricole ai cittadini, e viceversa».

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