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ELEZIONI 2022

Lonardi sul tram: «Troppi buchi neri, Aps non avrebbe dovuto firmare il contratto»

Secondo il consigliere e candidato della Lega, il bando per la seconda linea nasconde troppe incongruenze e la società avrebbe sottoscritto patti per i lavori a scopo elettorale

Resta il tram il grande tema della campagna elettorale. Così com'era accaduto nel 1999, quando si parlava della prima linea, anche 23 anni dopo è il serpentone blu a fare da spartiacque. Quella volta vince Giustina Destro contro Flavio Zanonato, che però il tram fu costretto a farlo comunque. Oggi il 12 giugno può diventare anche un referendum su seconda e terza linea, che se dovessero essere bocciate favorirebbero il candidato del centrodestra Francesco Peghin, palesemente contrario a binari e rotaie.

Lonardi

A tornare sul bando e l'affidamento dei lavori è Ubaldo Lonardi, consigliere comunale e candidato per la Lega alle prossime elezioni, che ha interrogato il sindaco Sergio Giordani sul tema: «Le domande che pongo sono suffragate dalla documentazione avuta e dalle notizie non smentite, ne’ da Aps Holding ne’ da Comune di Padova, apparse sulla stampa locale in questi mesi - spiega Lonardi - .Si tratta di una gara le cui offerte sono state presentate oltre sei mesi fa e che ha avuto un percorso difficile per la comparsa dei problemi riportati più volte dalla stampa. Persino l’assessore Ragona ha dichiarato come fossero emersi elementi che avrebbero potuto portare alla esclusione del raggruppamento d’impresa individuato come vincitore. A poche settimane dalle elezioni del sindaco però Aps Holding ha voluto concludere chiamando il vincitore , la cordata d’imprese guidata dal Consorzio Stabile Europeo di Verona, a firmare il contratto per un importo di 47,4 milioni di euro». Questo dopo che il Tar aveva chiarito i punti su cui erano emerse delle motivazioni per sospendere la gara. «Leggendo l’ordinanza del Tar del Lazio pubblicata il 04 aprile non sembra aver risolto nulla positivamente - commenta Lonardi - ma concede una sospensiva all’istanza presentata dalla ricorrente "Italiana Sistemi srl" con la dovuta sospensione del provvedimento impugnato (l’annotazione di interdizione dalle gare decisa dall’ANAC) fissando la camera di consiglio per il 28 giugno 2022.– prosegue Lonardi - .Il sindaco non ritiene che ApsHolding, società a totale partecipazione del Comune, in queste more di giudizio fissate dal Tar, avrebbe dovuto astenersi da qualsiasi decisione in merito alla gara d’appalto, fino a tale data per non esporre il Comune tramite la sua partecipata a rispondere di eventuali ritardi e/o danni economici dovuti a possibili ricorsi contro tale aggiudicazione?».

Certificati antimafia

Lonardi ha poi ricordato quanto la mancata consegna da parte di 6 su 9 imprese del raggruppamento vincitore delle dovute certificazioni cosiddette ‘antimafia’ “essendo ancora in atto la fase istruttoria da parte della Banca Dati nazionale Antimafia”:  «Sappiamo tutti che i veicoli su cui si fonda il sistema Sir sono fuori produzione e, al di là della facile considerazione che nessuno dovendo acquistare un’auto nuova acquisterebbe un modello vecchio di oltre 20 anni e fuori produzione, chiedo di quali garanzie il Comune o Aps Holding siano in possesso sulla fornitura e sulla assistenza di tali mezzi – conclude Lonardi – signor Sindaco, si tratta di domande semplici le cui risposte sono dovute a tutti i cittadini, a coloro cui lei assicura assoluta trasparenza, e non fan certo parte di quelle “polemiche” che lei afferma di “non volere”. Peccato che comunque siano il “sale” della democrazia».

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