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Martedì, 16 Aprile 2024
Politica

Restyling Euganeo, Lonardi eccede: «Gara truccata e ingeneri incapaci. Mancano più di 3 mesi di lavori»

Il consigliere "bitonciano" attacca ancora l'assessore Bonavina, accusandolo di non aver fatto rispettare i criteri previsti dal bando. A scegliere però è stata una commissione giudicatrice. Poi se la prende con la ditta romana che si sta occupando del cantiere

Il vicepresidente del consiglio comunale ed esponente della lista civica Bitonci Ubaldo Lonardi torna ad attaccare l'assessore Bonavina. Il tema è ancora una volta lo sport, anche se in realtà contiene accuse ben precise e molto gravi, non solo nei confronti dell'esponente della giunta Giordani, ma anche nei confronti della dittà che si sta occupando del restyling dello stadio Euganeo. Ed è proprio questo il campo su cui Lonardi insiste da quasi un anno, arrivando adesso a sostenere che ci sarebbero state delle irregolarità nel momento dell'affidamento dei lavori e definendo «incapaci» gli ingegneri che avevano redatto il bando per la realizzazione della nuova curva e dei due palazzetti dello sport.

La lettera

Ubaldo Lonardi ha protocollato in Comune una lettera scritta di suo pugno, inviata alla segreteria dell'amministrazione e all'assessore allo sport Diego Bonavina, che si sta occupando direttamente dei lavori all'Euganeo. Tra i due, quando ancora c'era un rapporto amichevole, era anche stata formalizzata pubblicamente una scommessa sulla durata dei lavori, che oggi sono stati prorogati a causa della mancanza di materie prime. Un problema mondiale, che ha colpito ovviamente tutti i grandi cantieri. Pubblichiamo integralmente il testo della lettera firmata da Lonardi.

«Gara truccata»

«Il tempo è galantuomo si dice. In effetti, la facilissima previsione che i lavori di costruzione della nuova curva sud dello stadio Euganeo e delle due sottostanti palestre non potevano essere costruite in 270 giorni (la determina dirigenziale di affidamento dei lavori è del 10 dicembre 2020) si è avverata, e la cena, mi spiace, dovra’ pagarla lei. Avrei preferito, per il bene che voglio alla mia citta’, essere stato io a sbagliarmi e gliela avrei offerta molto volentieri» premette ironicamente Lonardi, prima di arrivare alle pesanti accuse «ma il punto, signor assessore, non è tanto il mancato rispetto dei tempi. Lasciamo da parte il problema dell’attuale crisi delle forniture edilizie in genere, che al tempo dell’affidamento dell’appalto non c’erano. Lasciamo anche perdere la scoperta di problemi di falda idrica nell'area. Tutti ricordiamo come per tale problema sia stato necessario durante la costruzione dell’Euganeo scavare un lago di raccolta delle acque, e soprattutto come per tale situazione sia saltata l’operazione gia’ avviata di costruzione del nuovo Ospedale a Padova Ovest. La grave responsabilita’ che si è assunta questa amministrazione è quella di aver fatto vincere la gara di appalto ad una azienda di Roma, la Estel (con 300.000 euro di capitale sociale e solo 11 dipendenti) che era arrivata seconda nella valutazione dei criteri qualitativi, ma che puntando sul dimezzamento dei tempi previsti dal suo settore (270 giorni contro i 550 previsti dagli incapaci dei suoi ingegneri) ha sovvertito la graduatoria aggiudicandosi il primo posto nei criteri quantitativi (aggiungendo anche un ribasso del 6% alla base della gara che gia’ i costruttori di Padova avevano giudicato fortemente sottostimata). Che questo sia stato un trucco era chiaro, e non glielo dico ora, l’ho interrogata su questo piu’ volte in consiglio comunale. Lei ha sempre rigettato le mia affermazioni rimandando alla verifica sul campo della veridicita’/falsita’ delle mie affermazioni. E’ tempo di farla, questa verifica».

I tempi

Continua Lonardi: «Vedendo il cantiere si capisce come nemmeno nei prossimi 90 giorni si potra’ completare la costruzione prevista dal suo (bruttissimo) progetto. Probabilmente serviranno i 550 giorni che gli incapaci ingegneri del suo settore hanno previsto e che lei, sapendo che erano nel giusto, non ha giustamente licenziato. Ma la domanda che con piu’ drammaticita’ si pone allora, di fronte a questa situazione, è sulla regolarita’ della aggiudicazione della gara d’appalto. L’offerta della Estel andava probabilmente eliminata per irregolarita’, non fatta vincere. Non ho imparato da chi gestisce la giunta di cui fa parte l’indirizzo della Procura ne’ dell’ Anac. Ho sempre ritenuto che chi è preposto dalla legge al buon governo della citta’ debba autonomamente e spontaneamente verificare senza posizioni precostituite la correttezza degli atti amministrativi, soprattutto quelli piu’ importanti, soprattutto in quei casi in cui l’opposizione consiliare, svolgendo il proprio compito istituzionale, solleva dubbi fondati»

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