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Lorenzoni, partita la corsa alla Regione: «Zaia bravo a mettere la cornice a quadri senza un contenuto»

Arturo Lorenzoni ha rilasciato la sua prima intervista radiofonica da candidato. Ha parlato di ambiente, di lavoro e di mobilità. Poi alla fine la battuta sul Presidente della Regione Veneto

Dopo l’investitura di sabato 15 febbraio, per Arturo Lorenzoni è cominciata la campagna elettorale, anche se non ufficialmente. Il percorso che ha portato all’investitura del vice sindaco di Padova non è stato semplicissimo visto che coinvolge diverse realtà che vanno da liste civiche al Pd. La sua candidatura avrà ripercussioni anche in comune, come è naturale che sia viste le due importanti deleghe che ha Lorenzoni. Dal 1 luglio 2017 infatti, tra le altre, ha le deleghe all’urbanistica e alla mobilità. Importantissime.

Lunedì mattina, fresco di candidatura, è stato ospite del Morning Show di Radio Café dove oltre a rispondere alle domande dei due conduttori, Ivan Gronzy Compasso e Alberto Gottardo, ha anche interagito con gli ascoltatori. Tema centrale come inevitabile una idea di sviluppo che sia compatibile con l'ambiente. Si è parlato anche molto di Pedemontana, di Mose e di mobilità. «Ci sono eccome temi su cui mettere in difficoltà chi amministra questa Regione da molto tempo». Sulle Pedemontana la consigliere Cristina Guarda chiede una commissione sui lavori: «C'è un lavoro fitto che stiamo portando avanti con la consigliera Guarda. E' una ottima proposta la sua». Poi stimolato da un ascoltatore che lo definisce "talebano" con evidente riferimento alle sue proposte sulla mobilità: «La tendenza a consentire una maggior vivibilità delle città è una realtà in tutta Europa. Un diritto, arrivare in auto dovunque, se non è possibile per tutti diventa un privilegio». 

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