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Lorenzoni e la scelta del gruppo misto in Regione: «Equidistanza a garanzia di tutta la minoranza»

«Io sono chiamato a rappresentare tutti i gruppi come portavoce della minoranza. Mi sento più questo, il portavoce di tutti quei gruppi, che un membro del gruppo misto»

Arturo Lorenzoni, l’ex vice sindaco di Padova, ora portavoce dell’opposizione in Regione, lo incontriamo a Palazzo della Ragione. Il caso vuole che l’ultima volta che lo abbiamo incontrato e intervistato si era in campagna elettorale. Il giorno prima che si riscontrasse la sua positività al Covid e la conseguente degenza. La prima domanda, inevitabile, riguarda il suo stato di salute: «E’ stata lunga, il virus colpisce anche a livello neurologico oltre alle complicazioni polmonari. Debilita su molti fronti. Ora sto bene ma bisogna avere cautela. Il virus non è un ospite piacevole».

Passando alla politica, chiediamo cosa ha portato alla scelta di Arturo Lorenzoni di confluire nel gruppo misto in Regione. «Una scelta inizialmente dettata da delle ragioni di tipo organizzativo, per cercare di gestire al meglio le risorse a disposizione dei consiglieri. Ma è soprattutto una scelta dettata da una volontà di tenere un’equidistanza dai gruppi che rappresentano la minoranza. Io sono chiamato a rappresentare tutti i gruppi come portavoce della minoranza. Mi sento più questo, il portavoce della minoranza, che un membro del gruppo misto».

Una scelta che molti non hanno apprezzato: «Credo sia rispettosa nei confronti di tutti, non ho voluto aderire a nessuno dei gruppi che mi ha sostenuto, né Il Veneto che Vogliamo che mi ha accompagnato in questo percorso e neppure del Partito Democratico. Mi sarebbe piaciuto far parte di tutti loro. Credo però il ruolo di portavoce che deve rappresentare tutti possa meglio essere gestita da una posizione di equidistanza da parte di tutti i gruppi politici. Il mio impegno è massimo nei confronti di ciascuno dei gruppi e penso che faremo importante un lavoro di costruzione di un’area democratica in Veneto che ha tanta strada da fare ma anche tanti margini di crescita». Con Arturo Lorenzoni non possiamo non commentare il momento che stiamo vivendo, le difficoltà e le paure di tantissimi. C’è l’emergenza economica oltre che sanitaria: «Le proteste che stiamo vedendo sono giustificate, le persone sono fortemente colpite dalle misure e quindi è comprensibile la preoccupazione . Credo però che il Governo stia dando delle risposte efficaci. Quello che non capisco però è chi le utilizza per motivazioni di tipo politico. Quello che abbiamo visto a Verona, a Napoli, a Roma, con la violenza accompagnata da rappresentanti politici è inaccettabile ed è da irresponsabili». 

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