Lorenzoni: «Campagna vaccinale, punti ad hoc anche nelle Medicine Integrate»
«In questi punti, oltre ai medici di base, lavorano pure infermieri professionali – l'ex vice sindaco – Ovvero personale qualificato per l’inoculazione del vaccino»
«La Regione autorizzi le Medicine di Gruppo Integrate, che permettono una continuità assistenziale nei paesi di provincia, a diventare dei Cvp, Centri di Vaccinazione della Popolazione. Verrebbero così risparmiati spostamenti, talvolta di decine di chilometri, ai più fragili, fra i quali gli anziani». La proposta viene avanzata dal Portavoce delle Opposizioni in Consiglio regionale, Arturo Lorenzoni, a meno di una settimana dall’inizio della campagna vaccinale.
La proposta
«In questi punti, oltre ai medici di base, lavorano pure infermieri professionali – spiega lo stesso Portavoce – Ovvero personale qualificato per l’inoculazione del vaccino». Proprio in queste ore pure alcuni sindaci stanno inoltrando tale specifica richiesta all’amministrazione regionale. Tra questi, il primo cittadino di Maserà, Gabriele Volponi: «Si tratta di un’iniziativa di buon senso, che consentirebbe di mettere in atto, nel concreto, il principio di sussidiarietà: i servizi vanno organizzati il più possibile vicino ai residenti. La Regione è tenuta a prendere in considerazione le specificità dei diversi territori – continua Lorenzoni – Non basta tirare una riga in un ufficio a Venezia, misurando le distanze in maniera a dir poco approssimativa, e pensare poi che l’intera popolazione si debba adeguare. Serve invece massima attenzione, in una fase delicatissima qual è l’attuale. I cittadini ripongono tante aspettative sulla campagna che inizierà da qui a breve, non andiamo a complicare la vita in un momento oggettivamente già di per sé molto difficile. La questione degli spostamenti dalla residenza ai Cvp – conclude - non può essere derubricata come marginale. Si intervenga al più presto per rendere il programma vaccinale maggiormente efficiente ed efficace, anche ascoltando le istanze dei primi cittadini».