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In via Sarpi i manifesti di Giorgia Meloni appesi a testa in giù come il Duce

Dopo gli episodi di Mestre anche a Padova viene presa di mira la leader di Fratelli d'Italia. La solidarietà di Luca Zaia

Ancora Giorgia Meloni nel mirino. Dopo gli episodi di Mestre e le minacce firmate dalla Brigate Rosse che le hanno "promesso" la fine di Aldo Moro, a Padova sono stati affissi i manifesti della leader di Fratelli d'Italia a testa in giù. Ovvio il riferimento a piazzale Loreto e al Duce Benito Mussolini, al quale Meloni viene spesso associata. I manifesti sono sui tabelloni elettorali di via Sarpi, davanti al Bastione della Gatta, tra le postazioni più visibiliin città. Immediata la reazione del gruppo consiliare di Fratelli d'Italia, che attraverso la capogruppo Elena Cappellini ha chiesto al sindaco Sergio Giordani di dissociarsi: «Chiedo al Sindaco che si dissoci da questa violenza politica e prenda provvedimenti - dice Cappellini - .È un atto vandalico come lo è stato in altre città d’Italia, da Torino a Treviso, Pisa e Mestre. Non posso che ribadire che ad una sinistra perdente l’unica cosa che le rimane da fare è capovolgere i manifesti. Gesti come questi non sono una novità, così come minacce e aggressioni ai danni di esponenti del Partito. Certe frange estremiste, infatti, continuano a promuovere illegalità e violenza come mezzo di espressione politica, nel totale silenzio delle istituzioni. Arriverà tempestiva la condanna di tali pericolose provocazioni da parte della sinistra? Attendo fiduciosa».

Zaia

«Totale e piena solidarietà alla leader di FdI - dice il presidente della Regione, Luca Zaia - .Questo non è il Paese che ci piace, non è il modo di vivere in democrazia. E’ solo bieca violenza, punto e basta. Il mio auspicio è che si trovino quanto prima possibile i responsabili di un gesto vergognoso e inaccettabile»

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