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Mendicanti, artisti di strada e case popolari, la vita ai tempi di Bitonci

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PadovaOggi

La "locomotiva Bitonci" è partita a tutto spiano, piano su piano forse il nostro sindaco riuscirà a costruire un grattacielo di strategie utili solo alla guerra alle zanzare.

Da quando si è insediato a palazzo Moroni il neo-sindaco Bitonci è apparso pieno di energia e si è lanciato in una campagna a tutto tondo contro i "mali" di Padova, mendicanti, artisti di strada e assegnazione degli alloggi del comune, ma le famiglie padovane faticano ad arrivare a fine mese a causa di questo, sicuramente no, e nemmeno la criminalità pare particolarmente intimorita alla vista dei muscoli del primo cittadino, scippi, furti e spaccio continuano.

Ma allora cosa succede al "sindaco di tutti", che pare essersi perso in una sua piccola guerra personale alle zanzare, ma andiamo con ordine e cerchiamo di fare il punto della situazione:

I mendicanti sono molto spesso fonte di irritazione ma non costituiscono una minaccia reale per la città, forse prima di scagliarsi contro di loro sarebbe il caso che il comune cercasse di capire chi sono le persone che chiedono l'elemosina e quante.

Suggerisco al sindaco di stipulare un accordo con l'agenzia delle entrate di Padova per monitorare il reddito delle famiglie padovane e poter contattare quelle in difficoltà, il Comune dovrebbe far rete con chi nel territorio già si occupa di solidarietà e far arrivare gli aiuti in modo mirato a chi ne ha necessità.

Gli artisti di strada sono presenti in tutta Europa, a Ferrara si tiene tutti gli anni il festival degli artisti di strada, di recente poi a Padova è arrivato il "pianista per caso" che con il suo pianoforte suona in giro per il centro, vietare gli spettacoli di strada impoverisce la nostra città e di certo non la renderà un luogo più sicuro, la libertà di espressione, anche artistica, in una città universitaria come Padova non può e non deve essere soffocata.

Un consiglio, trovare una forma di licenza per gli artisti di strada che permetta loro di rallegrare le nostre giornate e rendere il centro un posto un po' più piacevole e vivo evitando al contempo abusi.

Il regolamento delle case popolari tiene conto della normativa nazionale, al di là dei dati apparsi su un articolo di un giornale on-line, sarei curioso di sapere come questi sono stati ottenuti. L'insolvenza è un problema che colpisce tutti, italiani e non, ne sanno qualcosa gli amministratori condominiali e i proprietari di case che devono combattere contro un numero sempre crescente di famiglie inadempienti.

Se qualcuno ha ottenuto benefici senza averne i requisiti deve essere perseguito, voglio però ricordare al nostro neo-sindaco che proprio un socialista alcuni anni fa ha stipulato un accordo con la guardia di finanza per smascherare qui padovani "D.O.C" che presentavano la richiesta per avere la mensa scolastica dei figli gratis o quasi dichiarandosi "poveri" e invece in garage avevano auto di lusso o avevano un reddito fino a dieci volte quello dichiarato al comune, i furbetti purtroppo non hanno patria e sono ovunque, puntare il dito contro quattro famiglie solo perché straniere appare abbastanza risibile.

Come socialista posso solo consigliare al sindaco di fermarsi a riflettere e cercare di capire quali sono i problemi quotidiani delle famiglie padovane, il lavoro prima di tutto, la mobilità, le spese per mandare a scuola i figli, che tra libri e abbonamenti costano un capitale, la sanità e molti altri ancora, tutti problemi che qualsiasi padre o madre di famiglia sono in grado di spiegare al primo cittadino.

In ultima vorrei ricordare a Bitonci che se è vero che gli spacciatori sono quasi tutti stranieri chi compra la droga a Padova sono quasi tutti ragazzi e ragazze padovani e delle città limitrofe, insomma veneti o come amano dire i leghisti padani, forse sarebbe il caso che anche qui il comune si attivasse con attività che offrano una reale alternativa ai nostri giovani.

Insomma caro sindaco prima di occuparsi di mettere le zanzariere alla finestra per evitarne l'ingresso sarebbe il caso che si occupasse dei problemi che ci sono dentro la nostra città.

Augusto Da Rin

Segretario Provinciale PSI

Federazione Provinciale "Sandro Pertini"

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