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Metalmeccanici in sciopero per il rinnovo del contratto

Quattro ore di sciopero e presidio davanti alla sede di Assindustria, organizzato da Fim, Fiom e Uilm a Padova come in diverse altre piazze italiane, per chiedere il rinnovo del contratto nazionale di lavoro

Quattro ore di sciopero e presidio davanti alla sede di Assindustria, questa mattina, organizzato da Fim, Fiom e Uilm a Padova come in diverse altre piazze italiane, per chiedere il rinnovo del contratto nazionale di lavoro. Adesione pressoché totale anche agli scioperi da 8 ore, indetti da 16 aziende padovane: Carel, De Angeli, Mita, Molex, Acciaierie Venete, Schneider, Imasaf, Schindler, Ceit, Ferrau, Mp3, Hiref, VDZ, Lima Eusider, Alluminium Die Casting, Unicka.

Fim Cisl

Dopo aver raccomandato a tutti i presenti il rispetto delle regole sul distanziamento sociale, il segretario della Fim Cisl Padova Rovigo Luca Gazzabin ha spiegato: «Siamo in sciopero per riportare Federmeccanica Assistal al tavolo di contrattazione, perché non avere il contratto di lavoro, dopo undici mesi di trattative, in questa situazione particolare data dalla pandemia, aumenta in modo esponenziale il senso di incertezza e di preoccupazione per le condizioni di lavoro e per la vita quotidiana delle famiglie. Dopo quasi un anno non abbiamo avuto risposte adeguate non solo per l’aumento salariale, ma nemmeno per il rinnovo dell’inquadramento professionale, necessario per adeguarlo all’innovazione tecnologica che viviamo quotidianamente nelle aziende, soprattutto in questo periodo».

Fiom

«La giornata di oggi - commentano dalla Fiom - non è certamente un punto di arrivo, ma sono un momento importante di questa lotta. Non possiamo fermarci né accontentarci della situazione né continuare a vivere in questa incertezza. Le iniziative di lotta continueranno senza tregua, in primis con il blocco della flessibilità e degli straordinari. Il contratto nazionale equo e dignitoso per tutti è quello che vogliamo e non ci fermeremo fino al raggiungimento di questo traguardo».

Cisl Padova

Il segretario della Cisl Padova Rovigo Samuel Scavazzin ha espresso la propria vicinanza ai lavoratori metalmeccanici. «Scioperare in questo periodo – ha detto – non solo non è fuori luogo, ma è necessario, perché non è possibile accettare che venga calpestata la dignità dei lavoratori e del lavoro. Per questo la Cisl Padova Rovigo è vicino alla Fim e a tutti gli operai metalmeccanici per il rinnovo del loro contratto nazionale di lavoro, fondamentale per portare investimenti alle aziende e per costruire la nuova fabbrica del domani. Una fabbrica che dovrà rispondere alle nuove esigenze del sistema produttivo». Presente anche il segretario della Fim Cisl del Veneto Nicola Panarella: «Con questo sciopero e questa mobilitazione – ha detto – speriamo che Federmeccanica cambi il suo atteggiamento di chiusura e torni al tavolo delle trattative in maniera più propositiva».

Solidarietà ambiente lavoro

«Ottima riuscita in tutta Italia - ha dichiarato Paolo Benvegnù - dello sciopero nazionale dei metalmeccanici per il contratto. Si esce dalla crisi sistemica e sanitaria solo rafforzando il potere di acquisto delle lavoratrici e dei lavoratori, estendendo e rafforzando diritti e tutele, rompendo le gabbie della precarietà e dello sfruttamento, con la riconversione ecologica delle produzioni, rafforzando il sistema pubblico dei servizi e del welfare. Per questo bisogna battere l'arroganza di Confindustria. Oggi una buona giornata». 

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