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Micalizzi attacca Open Fiber sui lavori di ripristino strade: "Bene la fibra. Male spaccare le strade"

La foto segnalazione di un lettore su un quotidiano locale ha riacceso la polemica tra l'amministrazione e l'azienda che ha il compito di portare la rete veloce in città

Sembra sia partito un bel braccio di ferro tra quelli di Open Fiber e l’amministrazione comunale. L’azienda, che ha l’incarico di portare la fibra a Padova, è molto criticata a palazzo Moroni. L’oggetto del contendere non riguardo il cablaggio della rete, ma il ripristino del manto stradale. Moltissime strade, dal centro alle periferie, sono segnate da solchi di color rosso sbiadito, tendente al rosa, che mettono in difficoltà pedoni, ciclisti e motociclisti.

L'amministrazione critica con Open Fiber

A spiegarci com’è la questione dal punto di vista dell’amministrazione è l’assessore Micalizzi: “Ho chiesto e ottenuto la nomina di un collaudatore in corso d’opera e stiamo andando a verificare lo stato dei ripristini e degli interventi. Ho iniziato a rilasciargli le autorizzazioni col contagocce, per poter trattare a condizioni migliori il ripristino delle strade”. Ci va giù pesante, l’assessore: “È un soggetto che non mantiene la parola data. Si fanno forti dell’accordo precedente, su questo sono ineccepibili, ma sul resto sono inaffidabili. I nostri uffici legali stanno lavorando per capire se c’è un modo per ridiscutere certi termini, ma c’è una convenzione firmata, quindi vedremo. Resta che gli impegni presi sulla qualità del ripristino non si sono concretizzati, abbiamo certamente le mani legate però noi dobbiamo pretendere qualità”.

L'attacco di Micalizzi

“Ci sarebbe anche un regolamento scavi  - attacca ancora Micalizzi - che fa si con chiunque deve operare e quindi agire sul manto stradale, poi abbia l’obbligo di restituire la strada in modo ottimale. Però loro, per essere sbrigativi e veloci nel portare la fibra, hanno lavorato a scapito delle nostre strade. Quando l’amministrazione comunale ha firmato un accordo che ha consentito OpenFiber di andare più veloce per poter cablare tutto, li ha messi nelle condizioni di lavorare in questo modo e oggi ne soffriamo le conseguenze. Siamo però inchiodati da un accordo che consente a OpenFiber di andare più veloce. Ora rimettono a posto con modalità che sono diverse da quelle prescritte dal regolamento scavi che hanno saltato con una convenzione firmata all’epoca di Bitonci. Il collaudo di solito avviene a fine lavoro, si può fare in corso quando si hanno elementi per sostenere che qualcosa non va".

La fibra e le strade

“Io - ha aggiunto Micalizzi - sono contento che arrivi la fibra, ma vorrei che questa eccellenza fosse messa anche nelle modalità di condizioni del ripristino. Le strade sono dei cittadini padovani, che sistemiamo con fondi che reperiamo a fatica. Non puoi venire qui, posare la fibra e scassare le strade”.

La risposta dell'azienda

Abbiamo così contattato l'azienda e chiesto a loro spiegazioni. Ci ha risposto il Paolo Giardini, field manager di Open Fiber:  “Avere un collaudatore che monitora i cantieri, che fa un report aggiornato quotidianamente, è una scelta emersa da un tavolo condiviso, una proposta che abbiamo sposato insieme all'amministrazione. Open Fiber non ci guadagna a fare i lavori male, ha tutto l’interesse che siano svolti in maniera soddisfacente per tutti. Se Micalizzi ha detto che noi rompiamo le strade, questa non è la nostra filosofia. C’è un’agenda per cominciare a riasfaltare le strade che stiamo seguendo, anche se la pioggia non sta aiutando”. Come funziona il lavoro di cablaggio? Perché ci sono stati tutti questi problemi? “La tipologia di interventi per il posizionamento della fibra ha una procedura che si svolge in due fasi: quella dei ripristini provvisori è necessaria, se non si mette la malta rosa non si consolida il terreno e non si può poi fare poi il ripristino definitivo. Riasfaltare si può solo a quel punto. Ripeto, le condizioni atmosferiche particolarmente umide, le piogge e il resto non hanno dato una mano. E’ vero, il ripristino provvisorio non è bello da vedersi, ma serve per non inficiare il manto stradale”.

Via Patriarcato

Una foto mandata da un lettore al quotidiano Il Mattino ha poi alimentato di nuovo la critica verso l'azienda: “Gli accordi presi prima di pasqua, prevedono un’agenda condivisa. La scorsa settimana avevamo deciso di eseguire degli interventi sulle pavimentazioni di pregio in centro, come in via Patriarcato, sono stati ultimati solo mercoledì 4 aprile. Per quanto riguarda nello specifico di Via Patriarcato, la spiegazione è presto data: la scorsa settimana doveva essere chiusa ma la pioggia di giovedì e venerdì ha interrotto i lavori. Per non creare disagi alla viabilità e per evitare pericoli alla cittadinanza, quindi per mettere in sicurezza la strada, le ditte hanno usato asfalto a freddo. Ecco spiegata la foto apparsa su Il Mattino. Siamo intervenuti in uno dei punti di via Patriarcato e oggi, giovedì 5 aprile, continueranno i lavori (salvo maltempo)”.

Open Fiber e l'investimento su Padova

Non si può quindi dire che i rapporti sono proprio sereni tra voi e l'amministrazione, facciamo notare all'azienda: “Noi non andiamo mai via da nessuna parte, abbiamo investito qui circa 30 milioni di euro, qualsiasi intervento è a carico nostro. Non è il nostro scopo quello di lasciare in cattive condizioni le strade, al contrario è quello di dare un servizio oggi indispensabile, la rete veloce, e le strade anche noi le vogliamo in buono stato, così le lasceremo quando le due fasi dei lavori saranno completate”.

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