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L'assessore Micalizzi: "Un concorso nazionale tra i migliori architetti per rendere più bella la città"

"Anche le aree urbane - ha sottolineato l'assessore - quelle che attraversiamo e di cui ci serviamo tutti i giorni, devono essere di qualità e pensate in un'ottica moderna"

Una iniziativa pensata con l'ordine nazionale degli architetti, a presentarla l'assessore all'urbanista Andrea Micalizzi.

I quartieri

"Per migliorare la città bisogna partire dai quartieri. Non c'è altra via. Le nuove aree da progettare, quindi non solo le grandi opere ma anche le aree urbane, quelle che attraversiamo e di cui ci serviamo tutti i giorni, devono essere di qualità e moderne. Non è una critica, ma va constato che i criteri utilizzati per questo tipo di interventi sono un po’ vecchi. Bisogna respirare un po’ di aria, farla arrivare anche da fuori. Nuove idee, nuove soluzioni".

Il concorso

"Il concorso è fatto con l’ordine nazionale architetti e serve a questo, a trovare risposte il più possibile variegato di interventi di riqualificazione urbana, in modo da poter scegliere, da poter valutare. A noi ne arriveranno tre dopo che l'ordine degli architetti avrà fatto una prima scrematura. L'obiettivo è di di creare bellezza e fruibilità. 

I criteri

"La piazza del quartiere deve essere fatta con canoni e criteri più moderni, deve essere un luogo piacevole in cui stare. L’amministrazione suggerirà dei luoghi e su questi il meccanismo del concorso aiuta, perché alza inevitabilmente il livello delle proposte che poi arriveranno sui nostri tavoli". 

Bilancio


La dimensione degli interventi è quella già a bilancio. Il taglio è questo, parliamo ad esempio della nuova piazza di fronte alla chiesa delle Cave – caduti della resistenza, sistemazione argine Brentelle. È qui che vogliamo che il concorso porti il valore aggiunto. La qualità va cercata non solo se pensi a un luogo comunque eccezionale, dove inevitabilmente non vai tutti i giorni. Banalmente anche le pensiline del tram e dell’autobus sono particolari che danno qualità. Sono solo degli esempi per far capire perché abbiamo intrapreso questo tipo di percorso. Mescolare intelligenze, competenze, visioni... anche questo arricchisce una città. C'è anche la possibilità di studiare come edifici comunali possono essere ristrutturati". 

Particolari

"Studiare gli spazi per le persone, dai bambini agli anziani. In questo siamo certi che grande auto nella individuazione arriverà dai consigli di quartieri, dove saranno chi i luoghi li vivono a suggerire i posti dove fare gli interventi".

Dalla stazione al centro

"Mi viene come facile come esempio, quello di piazzetta De Gasperi. Se riusciamo a farla diventare come deve, fare un intervento di tono, è una spinta per tutta la zona. Perchè dalla stazione fino al centro, quella zona, va rilanciata e recuperata tutta. E' una parte bellissima della città, si può davvero trasformarla anche con piccoli interventi. Spesso sono piccoli  particolari che cambiano le cose. Pensiamo a piazzetta Buonarroti: una volta era uno slargo dove parcheggiava. Abbiamo messe delle fioriere in corten, rifatta la pavimentazione e si è trasformato un luogo. A volte non è che serve fare cose mirabolanti, ma anche piccoli accorgimenti bastano a trasformare e migliorare luoghi. Piazzetta Buonarroti è cambiata completamente e ora è gradevole starci. Anche le luci in piazzetta De Gasperi, installate in questi giorni, hanno già dato una percezione diversa agli stessi residenti che ce le avevano richieste". 

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