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I giovani di Forza Italia sul numero chiuso: «È di specialisti che abbiamo bisogno, questa decisione aiuta la fuga di cervelli»

Il Coordinamento Regionale di Forza Italia Giovani Veneto: «Chiediamo invece venga aumentato il numero di borse di studio per le scuole di specializzazione»

I Giovani di Forza Italia hanno preso una netta posizione riguardo la proposta del governo di abolire il numero chiuso per l'accesso alle facoltà di medicina.

Numero chiuso

«A seguito del Comunicato Stampa di Palazzo Chigi, emesso nella notte di lunedì 16 ottobre, che recitava “Abolizione del numero chiuso delle Facoltà – si abolisce il numero chiuso nelle Facoltà di Medicina, permettendo così a tutti di accedere agli studi” il Coordinamento Regionale di Forza Italia Giovani Veneto ha preso netta posizione schierandosi accanto agli studenti di medicina che vedono, con questa volontà del Governo, complicarsi ancora di più il proseguo del completamento della loro formazione nel nostro territorio. Il focus del problema, oltre alle gravi conseguenze in termini logistici sulla gestione degli spazi, delle docenze e dei tirocini, si concentra sulle scuole di specializzazione. In Italia non mancano laureati in Medicina, mancano gli specialisti. Fatto dovuto all’ insufficiente numero di borse di studio per il totale dei laureati. Infatti, a fronte degli oltre 65.000 studenti che tentano l'accesso ai corsi di laurea in Medicina ogni anno, in 10.000 accedono agli studi e solo 7.000 di questi riescono a proseguire il percorso all’interno delle scuole di specializzazione. Se il Governo intenderà proseguire con questa azione, assisteremo all’ennesima fuga di cervelli dal nostro paese. Così i fondi investiti per la formazione di nuovi medici verranno, di fatto, spesi in concreto in altri paesi» dichiara il Coordinatore Regionale Cristian Sartorato.

Borse di studio

Forza Italia Giovani chiede «venga aumentato il numero di borse di studio per le scuole di specializzazione. Questo non è un attacco al Governo ma un appello al buon senso e a una valutazione più approfondita e reale della questione. Non è possibile continuare a calare decisioni dall’alto distanti dalle realtà dei fatti e dai reali bisogni». Si pronuncia sulla questione anche Vincenzo Schirripa, Coordinatore della Provincia di Venezia e studente di Medicina «L’attuale situazione versa già in uno stato di criticità. Con questa azione sarà inevitabile un ulteriore aumento di medici senza specializzazione possibili precari o addirittura disoccupati».

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