Una nuova biblioteca per il Conservatorio Pollini
Lo spazio, messo a disposizione del Comune e allestito dalla Fondazione Cassa Risparmio Padova e Rovigo, si trova in Riviera Ponti Romani. Alla presentazione presente anche il Sindaco Giordani
Il Comune di Padova confermando la propria attenzione alla situazione del Conservatorio Pollini, alla fine dello scorso ottobre ha deliberato di prendere in affitto un immobile in Riviera dei Ponti Romani 88, dove è stata trasferita parte della biblioteca e dell’archivio del Conservatorio stesso. Lo spostamento si è reso necessario in vista dei lavori di manutenzione del Conservatorio. La presentazione di questo spazio si è svolta attraverso una conferenza stampa, con la presentazione della biblioteca allestita. Presenti il Sindaco, Sergio Giordani, Elio Orio, direttore del Conservatorio Pollini e Roberto Saro, segretario generale Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo.
«Abbiamo trovato come Comune questo spazio che abbiamo messo a disposizione del Conservatorio Pollini. A breve, questo spazio, sarà accessibile al pubblico. Un plus in più per la città e per il Conservatorio stesso», ha dichiarato il Sindaco Giordani. «Questa era in precedenza una gioielleria, sta diventando la gioielleria della musica», ha chiosato il direttore del Conservatorio Pollini, Roberto Saro.
Il professor Veniero Rizzardi spiega che tipo di materiale è qui conservato: «La biblioteca raccoglie tesori importanti, anche opere antiche. Questo è un patrimonio in movimento, in continuo aggiornamento. Basti pensare che solo negli ultimi tre anni abbiamo raccolto un'opera unica sulla musica del '600 che è qui conservata. Qui ci sono anche le raccolte manoscritte di tutte le opere che sono state al presentato all'allora teatro Nuovo, oggi teatro Verdi, dall'anno in cui sono cominciate le attività». Il professor Rizzardi fa capire che il lavoro non è ancora finito e che anzi l'ambizione è un'altra: «Un patrimonio che è il primo passo per l'apertura di una biblio - mediateca della città di Padova, che è il vero obiettivo. Uno spazio aperto a studiosi e appassionati che potranno documentarsi anche grazie a documenti sonori originali che saranno messi a disposizione di tutti».