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Nuova linea inceneritore, c'è chi dice no: «Differenziare e incenerire è incompatibile»

Sabato 16 gennaio di fronte al municipio alle ore 11 una conferenza stampa pubblica organizzata da associazioni e realtà della città che chiedono un deciso cambio di rotta sulla gestione dei rifiuti

Spazio Catai, Casetta del Popolo "Berta", Potere al Popolo Padova, Comitato 2 Sì Acqua Bene Comune Padova, GAS AltrAgricoltura NordEst, CLAP - Camere del Lavoro Autonomo e Precario Padova, ISDE - Associazione Medici per l'Ambiente Padova, Partito della Rifondazione Comunista Padova, GAP / Sportello Sociale Casa del Popolo "Meri Rampazzo", CLAC - Comunità per le Libere Attività Culturali, Movimento per la Decrescita Felice - Padova, Partito Comunista Italiano Padova, Giuliana Beltrame, Patrizia Longo, Giuliano Fabris sono tra gli organizzatori di una iniziativa che si svolgerà sabato 16 gennaio di fronte al municipio alle ore 11. 

Rifiuti

L'obiettivo dell'iniziativa, una conferenza stampa pubblica di fatto, è quello di porre massima attenzione sulle decisioni che verranno prese rispetto alla nuova linea dell'inceneritore ma anche a una proposta diversa di trattare i rifiuti. L'amministrazione comunale ha pochi giorni fa licenziato un documento con una serie di richieste che la Regione dovrà valutare rispetto. 

Ambiente

Il punto, per i promotori dell'iniziativa è l'incompatibilità tra differenziare ed incenerire i rifiuti. «La direzione - spieagno in una nota - da seguire dev’essere quella della conversione circolare delle attività di consumo e produzione, di modo che il ricorso alla termovalorizzazione e alle discariche sia sempre meno necessario. Nella prospettiva di una drastica riduzione dei rifiuti, chiediamo che cosa si stia facendo nei confronti del polo logistico (Interporto e ZIP) e della grande distribuzione per esigere la riduzione degli imballaggi che appesantiscono le operazioni di raccolta e smaltimento. E torna anche utile chiedersi dove vanno a finire i rifiuti che i cittadini raccolgono in modo diversificato. I benefici derivanti dalla filiera del riciclo e del riuso sembrano non interessare. All’amministrazione comunale e ai suoi rappresentanti nei Consigli di Amministrazione di HERA S.p.a. e di AcegasApsAmga S.p.a. diciamo: è il momento di esprimersi chiaramente in senso contrario all’ulteriore potenziamento dell’inceneritore di Padova. In tutti gli ambiti di competenza, a cominciare dalla Conferenza dei Servizi». 

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