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Nuova linea del tram: dalla Francia altro mezzo e il comune accelera gli "espropri necessari"

Prosegue la delicata procedura degli espropri necessari alla costruzione della linea: tutti gli atti sono già stati notificati e, nonostante l’epidemia, gli uffici interessati hanno individuato le modalità per interloquire con i cittadini, cittadine e attività commerciali che hanno posto osservazioni o richieste

E’ arrivato nella notte a Padova al deposito del capolinea sud alla Guizza il secondo dei 4 tram che arriveranno a scadenza bimestrale in questa prima parte dell’anno, in attesa di ulteriori mezzi che completeranno l’imminente linea sir 3.

Sir3

Come la scorsa volta il mezzo ha transitato in città durante la notte a bordo di un camion con carico eccezionale e oggi nel pomeriggio, alla presenza dei tecnici di NTL, sono iniziate le complesse operazioni per scaricarlo dal convoglio e metterlo in rotaia. «Quello di oggi è un ulteriore passo verso la linea Sir3, il cui progetto è stato verificato e validato ed è stato inviato al Ministero come previsto dalla convenzione. Nel frattempo anche la procedura di assoggettabilità a VIA si è conclusa positivamente e stiamo lavorando alla variante urbanistica necessaria alla realizzazione dell’opera.Questi nuovi mezzi serviranno la linea Sir3 ma nel corso del prossimo anno, anche grazie a questi nuovi arrivi, pianificheremo l’obbligatoria manutenzione di metà vita dell’intera flotta e le operazioni di revamping», commenta l'assessore Andrea Ragona. 

Nuova linea

Prosegue anche la delicata procedura degli espropri necessari alla costruzione della linea: tutti gli atti sono già stati notificati e, nonostante l’epidemia, gli uffici interessati hanno individuato le modalità per interloquire con i cittadini, cittadine e attività commerciali che hanno posto osservazioni o richieste. Sono 94 le posizioni cui sono stati notificati gli avvii del procedimento di esproprio e non sono finora insorte particolari contestazioni dagli espropriati sulle loro proprietà. L’obiettivo del Comune è quello di chiudere tutte le posizioni nei più brevi tempi possibili, con la massima disponibilità a individuare soluzioni condivise.  “Nonostante l’emergenza della pandemia - spiega Ragona - stiamo procedendo a ritmo serrato. Un’opera del genere ha delle procedure molto articolate, ognuna di queste va seguita con estrema attenzione e coinvolge decine e decine di persone. Tecnici, ma anche cittadini e cittadine con i quali è importante mantenere dialogo costante. Nei prossimi mesi pubblicheremo il bando di gara e entro la fine dell’anno verrà assegnato».

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