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Nuovo piano interventi: il consiglio comunale deciderà se i progetti hanno valenza pubblica

L'ass. Ragona: «Abbiamo sempre detto, e ribadiamo, la nostra intenzione è quella di un Piano degli interventi con consumo di suolo zero o tendente allo zero, e selezionare gli interventi sulla base della loro convenienza pubblica significa portare beneficio alla città»

«Costruisce solo chi garantisce un reale beneficio pubblico alla città - spiega l’assessore Andrea Ragona - Abbiamo sempre detto, e ribadiamo, che la nostra intenzione è quella di un Piano degli interventi con consumo di suolo zero o tendente allo zero, e selezionare gli interventi sulla base della loro convenienza pubblica significa portare beneficio alla città. Parliamo di esempi pratici. Ipotizziamo si voglia costruire una linea di Bicipolitana ma il Comune non ha la disponibilità economica per farlo: ad un privato che presenta un progetto e come compensazione inserisce la realizzazione della Bicipolitana, potrà essere dato il permesso di costruire. E’ una cosa di fondamentale importanza che ribalta le cose completamente rispetto al passato: se prima si partiva dal privato che manifestava l’interesse a costruire e per poterlo fare dava in cambio delle aree di perequazione, oggi nessuno ha diritto di costruire e il diritto verrà concesso solo qualora esista una necessità pubblica in un determinato luogo della città che puà essere soddisfatta: scuole, campi da calcio o strutture  sportive, ciclabili, corridoi verdi, parchi... Attenzione, non esiste alcun obbligo da parte nostra di accettare i progetti. Il Consiglio Comunale valuterà, di volta in volta, il beneficio pubblico per la città. Con questo nuovo Piano degli Interventi lavoriamo per governare i processi, non per farci belli con gli slogan. Queste azioni vanno nella direzione di scardinare vecchi meccanismi e far entrare la città in un circolo virtuoso di rigenerazione, dove la cubatura viene generata da cubatura già esistente».

L’Amministrazione comunale ha dato il via alle procedure per la redazione del nuovo Piano degli Interventi. Il 29 maggio 2021 decadranno tutte le previsioni del vecchio Piano, ovvero tutte le zone di espansione non avranno più l‘edificabilità, a meno che non siano oggetto di progetti già approvati. Parliamo di circa 3 milioni e mezzo di metri quadri di aree edificabili che dal 30 maggio non lo saranno più, ovvero circa 700.000 metri cubi. Questo permette di poter ripartire sostanzialmente da zero nel nuovo Piano degli Interventi e per questo la Giunta, nella seduta dell’11 maggio, ha approvato l’avviso pubblico e le linee guida per la perequazione urbanistica: da lunedì su Padovanet si troverà una procedura di evidenza pubblica utile a poter selezionare interventi di nuova urbanizzazione da inserire nel Piano degli Interventi. Per attuare le procedure di evidenza pubblica sono state predisposte tre tipologie di avvisi cui potranno partecipare i cittadini proprietari di terreni o immobili, attraverso i quali potranno presentare progetti da sottoporre all’attenzione dell’amministrazione. 

Le tre tipologie riguardano: 
- avviso per la presentazione di proposte per interventi di nuova urbanizzazione di rilevante interesse pubblico. 
- avviso per la presentazione di proposte di riqualificazione e rigenerazione.
- avviso per la presentazione di proposte per interventi puntuali di nuova edificazione su lotto libero. (case per esigenze familiari) 

«Stiamo parlando probabilmente della più grande potenziale riduzione di cubatura mai avvenuta a Padova», ci tine a  sottolinearlo, l’assessore Ragona. «Non sarà semplice per le persone vedere questo risultato, perché dove prima c’era un campo continuerà ad esserci un campo. La differenza sta nel fatto che prima era edificabile, dal 30 maggio non lo sarà più. Questo ci permette di partire sostanzialmente da zero nella definizione del Piano degli Interventi e siccome intendiamo farlo nel modo più trasparente possibile come dice la legge, abbiamo deciso di avvalerci di questi tre avvisi pubblici cui da lunedì potranno accedere tutti i cittadini interessati».

Ogni cittadino potrà partecipare a questi avvisi con dei progetti chiedendo di poter costruire o di poter rigenerare edifici che oggi hanno altre destinazioni d’uso (ad esempio una ex fabbrica con destinazione produttiva potrebbe diventare un’area con destinazione destinazione residenziale). Le richieste pervenute non vincoleranno in alcun modo l’Amministrazione nei confronti di chi le presenterà, ma verranno valutate esclusivamente alla luce dell’interesse pubblico sulla base di requisiti minimi, criteri urbanistici e criteri economici (elencati nell’allegato). Sarà quindi il Consiglio Comunale ad approvare ogni progetto e il Consiglio Comunale li potrà valutare solo sulla base dell’effettiva convenienza pubblica» .

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