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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Oltre 1200 le denunce di infortunio sul lavoro da Covid-19 a Padova e Provincia

«Ancora una volta - dichiara Gloria Berton, Segreteria Provinciale Cgil di Padova - il prezzo più alto lo pagano le donne: anche nella nostra provincia sono più del doppio degli uomini quelle che hanno fatto denuncia da infortunio da Covid»

«Dati inquietanti che indicano un evidente problema di sicurezza nei luoghi di lavoro - dichiara Gloria Berton, Segreteria Provinciale Cgil di Padova -  e ancora una volta il prezzo più alto lo pagano le donne: anche nella nostra provincia sono più del doppio degli uomini quelle che hanno fatto denuncia da infortunio da Covid».

Protocolli

«Senza i protocolli di sicurezza che abbiamo siglato con centinaia di aziende della Provincia e senza il ruolo fondamentale svolto dalle RSU e RLS nel sottoscriverli la situazione sarebbe ancora peggiore. La Cgil e il Patronato Inca restano a disposizione dei lavoratori per ogni chiarimento e sostegno sul tema». 104.328 denunce di infortunio sul lavoro da Covid-19 in Italia, 8510 in Veneto e 1228 nella Provincia di Padova. È questo il primo dato che emerge dalla Scheda Regionale Infortuni Covid-19 dell'Inail per il periodo che va da gennaio al 30 novembre del 2020. E tra i 1228 infortuni nella nostra provincia, 865 hanno riguardato le donne, 363 gli uomini.

Numeri

«Sono numeri che destano forte preoccupazione – dice Gloria Berton componente della Segreteria Confederale della Cgil di Padova con delega alla Salute e Sicurezza sul Lavoro – ma che dicono anche quanta ragione abbiamo avuto a chiedere a gran voce l'applicazione dei Protocolli di Sicurezza nei luoghi di lavoro fino ad invocare lo stop della produzione laddove questo non veniva fatto. Se i Sindacati non si fossero battuti per ottenere questo, ora i dati sarebbero ancora peggiori. Bene ha fatto il Governo a seguirci su questa linea e a dare alle Rappresentanze Sindacali Unitarie (RSU) e ai Rappresentanti per la Sicurezza sul Lavoro (RSL) il fondamentale compito di essere parte attiva nella sottoscrizione dei protocolli fino anche ad arrivare a segnalare, laddove si verifichi, la mancanza degli standard di sicurezza per continuare a lavorare. Resta un modello che va perfezionato e diffuso ma la strada è quella».

Donne

«Desta rabbia che a pagare il prezzo più alto siano ancora una volta le donne: più del doppio degli uomini quelle che hanno presentato denuncia da contagio da Covid-19, a dimostrazione che questo virus ha la maledetta propensione ad accentuare le disparità e ad aggravare maggiormente i problemi laddove erano già presenti. Infine – conclude Gloria Berton – va considerato che questi dati, già terribili, arrivano fino al 30 novembre, cioè non considerano l'attuale fase di forte progressione del contagio che viviamo nella nostra Provincia e in Veneto, né quella più che probabile che registreremo finite le festività. Per questo credo che la situazione sia destinata a peggiorare. Invitiamo dunque i lavoratori ad una scrupolosa osservanza di tutte le regole per la sicurezza nei luoghi di lavoro e a contattarci, tramite il Patronato Inca, per qualsiasi tipo di assistenza in caso di infortunio da Covid. Sono ben oltre il centinaio quelli che lo hanno fatto in questi mesi e che abbiamo supportato per accedere alla tutela Inail, per eventuali indennizzi o risarcimenti. E’ un servizio che riteniamo essenziale ed è nostra intenzione continuare a fornirlo a chiunque ne abbia bisogno».

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