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Opposizione forza la mano: «Giordani e Bonavina vengano a spiegare in consiglio comunale»

La minoranza ha presentato una mozione di autoconvocazione dell'assise, che entro 20 giorni dovrà obbligatoriamente essere riunita dal presidente Antonio Foresta

«Chiediamo un consiglio comunale straordinario in cui Giordani e Bonavina vengano a spiechegare cosa è accaduto al cantiere dello stadio Euganeo». Tutta l'opposizione (unica assente Forza Italia) oggi si è riunita a Palazzo Moroni per consegnare una mozione in cui chiedono l'autoconvocazione del Consiglio comunale, a cui ora dovrà rispondere il presidente del parlamentino di Palazzo Moroni Antonio Foresta, obbligato ad accogliere la richiesta e convocarlo entro 20 giorni. «Non chiediamo le dimissioni di nessuno perché noi non siamo un tribunale, non condanniamo e non emettiamo sentenze – spiega Matteo Cavatton, capogruppo di Fratelli d'Italia – ma qui c'è un'evidente responsabilità politica e quindi ci aspettiamo che sindaco e assessore si autosospendano le deleghe interessate dall'indagine e le affidino al vicesindaco».

Lega

A chiedere le dimissioni invece è la Lega: «Abbiamo denunciato la prima volta le questioni oscure di quell'appalto ormai quasi due anni fa, ponendo decine di interrogazioni per poi essere derisi – spiega il leghista, Ubaldo Lonardi – ed ora che risulta evidente come sindaco e assessore abbiano coperto un'operazione contro la legge vogliamo le dimissioni». «Stupiscono le dichiarazioni del sindaco Giordani sull'accaduto. Non so come possa parlare di un "fatto normale" di fronte al sequestro di un cantiere e all'interdizione di funzionari pubblici – aggiunge la capogruppo Lega, Eleonora Mosco - .Per noi è normale che le gare d'appalto vengano svolte senza ombre e senza richiedere l'intervento dei magistrati. Non capisco come a fronte del blocco a tempo indeterminato, per motivi tanto gravi, di una delle opere più attese dai padovani si possa dire che "l'atteggiamento dell'amministrazione non cambia". Cos'altro serve per capire che si è imboccata una strada sbagliata? Altrettanto fuori luogo è l'appello fatto da Giordani alla discrezione. Atteggiamento che può essere consono a un comune cittadino qualora si trovi indagato, non a un sindaco, che ha il dovere di rispondere del proprio operato innanzitutto di fronte ai cittadini che rappresenta. "Discrezione" è il contrario di "trasparenza": non stiamo parlando di una vicenda privata, ma di rilevanti problemi nel percorso di un'opera pubblica che riguarda tutti i padovani, che hanno diritto ad essere esaustivamente informati in merito».

Cappellini e Turrin

«Parlo a nome dei tifosi, perché da anni frequento la Fattori e oggi ho ricevuto centinaia di messaggi di gente che si sente tradita. Faccio loro da portavoce anche quando mi riferiscono che quel progetto è uno scempio assoluto. Ora però che fine farà quella curva, come verrà ridotta?». «Non chiediamo le dimissioni, ma che Bonavina debba continuare a mantenere le delghe a legalità e anticorruzione è paradossale. Le lasci al vicesindaco Micalizzi» aggiunge Enrico Turrin. «Che qualcosa di poco chiaro lo si poteva immaginare quando furono ritrovate negli uffici comunali delle cimici - chiude Manuel Bianzale di Italia al centro con Toti - .Ora ritengo sia necessaria la dovuta cautela e lasciare che gli organi competenti facciamo il loro lavoro e se dovesse emergere che qualcuno ha commesso qualche illecito è giusto che venga perseguito. Sul piano politico però è obbligo, alla luce dell’aumento dei costi, dei tempi e delle vicende, domandarsi se questa tipologia di intervento fosse pa migliore in considerazione all’attuale stadio oppure se ci fossero altre opzioni. Mi auguro che venga convocato un Consiglio Comunale urgente per chiarire questo intervento degli organi competenti».

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